

Oltre 15 mila persone hanno preso parte questa mattina al Rito dei Serpari di Cocullo, il tradizionale appuntamento del primo maggio per il piccolo borgo della Valle del Sagittario. A fare da cornice quest’anno è stato il sole che ha incentivato la cattura delle serpi, come spiega Cristian Gravita, uno dei serpari. “Abbiamo catturato un numero più alto di esemplari e a dare un contributo rilevante è stato il clima”- spiega il giovane. Sono oltre duecento gli esemplari catturati. Alle 12 in punto, dopo la Santa Messa officiata dal vescovo di Sulmona-Valva Mons. Michele Fusco, la statua di San Domenico si è affacciata sulla piazza gremita ed è stata adornata dei serpenti, come prevede la tradizione. Poi la processione per le strade del paese blindato. Grande il dispiegamento delle forze dell’ordine e dei volontari. Auto incolonnate per circa cinque chilometri fino a Casale di Cocullo. “Siamo fatti di terra ma chiamati all’eternità”- ha detto il vescovo Fusco nel corso dell’omelia, alla presenza del sindaco, Sandro Chiocchio. Il rito è candidato a patrimonio immateriale dell’umanità Unesco. Grande lavoro da parte della squadra sanitaria che ha soccorso quattordici persone, colte da malore durante il rito


