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SULMONA – L’Arciconfraternita della Santissima Trinità di Pratola Peligna scalda i motori per i riti della Settimana Santa. Anche nel centro peligno è cominciato il conto alla rovescia con i preparativi che sono entrati nel vivo. L’organizzazione degli eventi è partita con la ricerca, soprattutto tra i giovani, dei portatori e delle portatrici che ogni anno, grazie al loro preziosissimo aiuto e contributo, fanno sì che le tradizioni religiose vadano avanti. La prima data è il 24 marzo: alle ore 21.30 saranno consegnati, presso la Chiesa Matrice di San Pietro Celestino V, i camici color rosso cremisi – simbolo dei Trinitari di tutta Italia – a tutti coloro che vorranno partecipare all’antichissima Processione del Cristo Morto. La Congrega sta raccogliendo adesioni tramite la propria pagina Facebook, dimostrando di stare al passo con i tempi nonostante il carattere storico che le appartiene. Dopodiché si passerà direttamente alla notte tra il Giovedì e il Venerdì Santo durante la quale un gruppo di Confratelli percorrerà le strade del paese per annunciare la cattura di Gesù nel Getsemani. Successivamente, la mattina del Venerdì Santo verrà aperto il Sepolcro allestito presso la Chiesa della Ss. Trinità da cui la sera stessa prenderà avvio la Solenne Processione, sempre molto lunga e suggestiva composta da tutte le varie realtà locali. Il giorno dopo, il Sabato Santo, durante la Solenne Veglia Pasquale, i Trinitari rappresenteranno la Resurrezione del Nazareno portando a passo di corsa il Simulacro del Cristo Risorto. Durante la mattina di Pasqua si terrà in Piazza Garibaldi la tradizionale Resuscita: la Madonna, vestita a lutto, perderà, alla vista del Figlio Risorto, il manto nero durante una breve ma intensa corsa, svolta da entrambe le statue portate a spalla dai Confratelli della Ss. Trinità, che si concluderà all’altezza della storica fontana tra un volo di colombe e un festoso fuoco artificiale che annunceranno la gioia della Pasqua; al termine, si svolgerà una breve Processione tra le vie del centro storico. Un Triduo Pasquale molto sentito dall’Arcisodalizio pratolano, dall’importanza non solo religiosa, ma anche umana perché sarà un momento in cui tutta la comunità si unirà per concretizzare al meglio uno dei momenti più importanti nel calendario liturgico e nell’agenda delle tradizioni di Pratola Peligna. L’arcisodalizio trinitario resta in trepida attesa.

Andrea D’Aurelio

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