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Il Collettivo MANI, già autore nel 2020 di due murales sulla strada pedonale intitolata al poeta latino Sesto Properzio, è tornato all’opera a Sulmona con una nuova fase del progetto pluriennale, che rappresenta una costola del Murale Ovidiano. Tra le sue finalità la riappropriazione da parte dei residenti nel quartiere e, in generale, di tutti i cittadini, degli spazi pubblici come luoghi di socializzazione, l’invito a prendersi cura dei beni comuni e l’attribuzione di una nuova connotazione in senso artistico alla zona di Sulmona dalla toponomastica tutta dedicata ad autori latini (Ovidio, Tibullo, Cicerone, Plinio, Orazio, Properzio…), in un connubio tra pittura e letteratura, tra classicità e approccio estetico contemporaneo. Gli artisti nei giorni scorsi hanno dato seguito al progetto, già approvato e patrocinato dalla precedente giunta comunale, dipingendo il terzo di sei muri dislocati lungo la strada e oggetto in passato di atti di vandalismo, oltre che esposti al degrado naturale dovuto ai fenomeni atmosferici di oltre trent’anni.Tre dunque sono in totale i murales di ispirazione classica realizzati finora dal collettivo MANI in una delle vie della periferia cittadina che sta diventando sempre più bella e frequentata: in particolare il nuovo coloratissimo murale prende ispirazione dall’architettura antica.Il collettivo MANI infatti questa volta, in uno spirito di continuità e di rispetto dell’idea originaria, ha voluto ispirarsi alla scelta progettuale operata a metà degli anni ‘80 dall’architetto Giorgi: i sei muri, da considerare come quinte architettoniche, evocavano le facciate delle case del centro storico, in rapporto dialogico con gli edifici che stavano nascendo nel quartiere residenziale PEEP e che presentavano caratteristiche diverse.Da una ricerca d’archivio tra i documenti in possesso della famiglia Giorgi sono emersi  disegni e prospetti che evidenziano l’evoluzione del progetto. Da essi si evince l’idea iniziale, probabilmente mutata parzialmente nella fase esecutiva, con i muri che presentavano facciate molto più alte di quelle attuali e forature corredate di ulteriori elementi decorativi. Le aperture avrebbero dovuto rappresentare porte, finestre e balconi, con relative superfici aggettanti.Il collettivo MANI ha inteso conciliare tra loro diversi aspetti, rimanendo latamente fedele all’intenzione progettuale originaria ma apportando delle modifiche: nell’opera sono stati richiamati elementi architettonici di derivazione greca e romana; il bianco della superficie ha lasciato il posto all’uso di colori accesi, anch’essi tipici del mondo antico; il legame con la storia del territorio è stato assicurato da elementi decorativi della tradizione locale, come i motivi ornamentali tratti dal mosaico visibile presso il Santuario di Ercole Curino.Il progetto artistico di Via Properzio ha preso avvio nel 2020, è stato finora realizzato con le proprie risorse, senza gravare sulle pubbliche casse, e ha visto partecipare l’Associazione Amici del Certamen Ovidianum Sulmonense, Il sentiero della Libertà – Freedom Trail, il Comitato di Quartiere PEEP e i Volontari delle Frazioni, nell’organizzazione e nella pulizia dell’area verde.

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