
Quando un paese si raccoglie intorno ai libri, succede qualcosa di speciale. Succede che la cultura non resti chiusa tra le pagine, ma cammini tra la gente, risuoni nelle piazze, si mescoli alle note della musica e al vociare dei bambini. È quello che accadrà il 9 e 10 agosto a Villalago, in occasione della quinta edizione della “Notte Bianca del Libro”, un evento che è diventato un piccolo gioiello nel cuore dell’estate abruzzese. L’aria sarà quella delle sere d’agosto, dolce e carica di attesa, mentre lungo la gradinata che dalla piazza sale verso il centro storico prenderà vita un percorso fatto di parole, emozioni, memoria e immaginazione. Autori, musicisti, studiosi, bambini, lettori di ogni età: tutti saranno protagonisti di un appuntamento che unisce la bellezza dei luoghi a quella del pensiero. La manifestazione – organizzata con passione da diverse associazioni del paese – vuole essere molto più di una semplice rassegna culturale. È un omaggio alla lettura, un atto d’amore verso il libro come strumento per “illuminare l’anima”. E non a caso, tra i temi centrali di quest’anno c’è proprio la vita nei piccoli paesi, quella che resiste, che sogna, che si racconta. Un’attenzione particolare sarà dedicata ai giovani scrittori della Valle del Sagittario, testimoni di un territorio che è natura ma anche voce, pensiero, poesia. Il programma è fitto e ricco di spunti. Si parte sabato pomeriggio con la musica del Trio Sulmonese, poi via via si alterneranno presentazioni di libri, riflessioni sullo spopolamento dei borghi, racconti di storia nascosta e di disagio giovanile che diventa risorsa. E poi ancora concerti, mostre, e stand di case editrici. Tra gli ospiti, studiosi come l’archeologo Giovanni Liccardo e l’antropologa Anna Rizzo, scrittori come Federico Mastrodomenico e Marcello Giovannelli, storici come Loreto Giovannone. Domenica 10 agosto sarà invece tutta per i più piccoli: laboratori creativi con la carta, burattini, giochi di fantasia e l’immancabile lancio di aeroplanini. Una festa dolce e leggera, per ricordare che il libro è anche gioco, sogno, scoperta. Villalago, uno dei borghi più belli d’Italia, per due giorni diventa così un faro culturale. Un luogo dove le storie si incontrano, si ascoltano, si condividono sotto le stelle. Perché leggere è anche questo: un modo per sentirsi comunità.









