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Gli studenti del Liceo G. Vico di Sulmona hanno realizzato una volume bilingue italiano/inglese dal titolo “VOCI D’ABRUZZO“, una raccolta di storie di vita ed interviste di Abruzzesi emigrati in Canada e Stati Uniti, attraverso una ricerca condotta da una classe, nell’arco del triennio scolastico, coordinata dalle docenti Carolina Lettieri, Anna Lucia Cardinali e Vanessa Romanelli. Quindici gli alunni autori, 12 ragazze e 3 ragazzi, che hanno raccolto degli emigrati biografie e interviste, riportate nel libro. Questi i loro nomi: Barone Fernando, Borrelli Gaia, Cardinale Arianna, Colella Anastasia, D’Alessandro Chiara, Di Carlantonio Sara, Di Cesare Davide, Di Marzo Anna, Gentile Daniele, Mariani Sara, Musti Asia, Osmanaj Rinesa, Pallozzi Alessandra, Pelino Alessia, Zito Giulia.

Il Liceo sulmonese, diretto da Caterina Fantauzzi, si è particolarmente distinto negli anni per l’attenzione portata al fenomeno migratorio della Valle Peligna, dedicando all’argomento ben 3 libri pubblicati: La Merica, Un oceano di carta e appunto Voci d’Abruzzo. Il volume sarà presentato mercoledì 12 aprile, ore 10.30, presso l’Aula consiliare del Comune di Sulmona, con gli interventi di Caterina Fantauzzi, dirigente scolastica, Goffredo Palmerini, giornalista e scrittore, Roberto Santangelo, Vice Presidente del Consiglio Regionale d’Abruzzo e componente del CRAM, e Laura Di Russo, giornalista. Due settimane dopo gli studenti e le insegnanti partiranno alla volta del Canada, dove il libro sarà presentato in programmati incontri con le comunità abruzzesi dell’area metropolitana di Toronto e Hamilton. Il volume reca in Premessa un contributo della dirigente Caterina Fantauzzi, un’Introduzione delle docenti Lettieri, Cardinali e Romanelli che hanno coordinato la ricerca, le Presentazioni di Franco Ricci, docente dell’Università di Ottawa purtroppo venuto a mancare nel novembre 2022, e di Luisa Taglieri, ricercatrice di politiche di genere presso l’Università dell’Aquila, infine la Prefazione di chi scrive che qui di seguito si riporta, nel caso possa essere d’interesse.

Tema centrale del volume è l’emigrazione italiana dall’Unità d’Italia, nel 1861, fino agli anni Settanta del secolo scorso, quando le uscite migratorie dal Paese andarono affievolendosi nei numeri. Negli anni recenti, con la crisi economica del 2007 che ha colpito particolarmente le economie dell’Occidente e sensibilmente l’Italia, con una disoccupazione che tocca precipuamente i giovani, è ripresa nel nostro Paese l’emigrazione, certamente di altro genere rispetto a quella storica, e tuttavia in termini crescenti fino ai 150mila esodi l’anno. Questo fenomeno, diretto in nord America, Europa e Australia, ha preso anche le vie dell’Est, particolarmente in Cina e nei Paesi della penisola arabica. Storia del tutto assente sui testi scolastici o, se presente, relegata in poche pagine marginali. Ecco, dunque, la necessità che la storia della nostra emigrazione entri finalmente nella Storia d’Italia, con tutta la rilevanza che le compete, con il suo significato politico e sociale, con la sua dimensione economica e culturale. La storia dell’emigrazione deve dunque entrare nei programmi delle scuole italiane, nei piani di studio delle nostre università. Negli ultimi anni, sebbene permangano ancora preoccupanti lacune di conoscenza del fenomeno migratorio, anche a livello istituzionale, va tuttavia crescendo una consapevolezza matura di cosa abbia rappresentato e rappresenti l’emigrazione abruzzese che viene raccontata attraverso un ricco caleidoscopio di esistenze, di storie vissute, di esperienze esplorate e di pregiudizi sconfitti con l’esempio e la virtù, con il talento e l’intraprendenza, con il coraggio e il valore. Uomini e donne abruzzesi in terra straniera così hanno saputo guadagnarsi la stima e la considerazione nei Paesi d’accoglienza, grazie a testimonianze di vita specchiate ed esemplari, conquistando con la serietà, l’ingegno e la creatività posizioni di rilievo. Di quest’altro Abruzzo, attraverso il racconto di storie vissute, parla anche VOCI D’ABRUZZO. Sono vite di Abruzzesi, in gran parte originari del territorio peligno, che in Canada e negli Stati Uniti hanno messo in mostra il loro talento, la loro creatività, la ricchezza del loro patrimonio culturale, affermandosi in molteplici campi di attività e contribuendo così a rendere onore alla loro terra d’origine e alla loro Patria, l’Italia, dando esempio e testimonianza di serietà, laboriosità e ingegno. Della loro terra, dei borghi e delle città che la costellano, dello straordinario scrigno di meraviglie d’arte e architetture, della cangiante armonia che dalle alte vette del Gran Sasso, del Sirente e della Maiella, scende alle rigogliose colline fino allo splendore del mare, i nostri abruzzesi nel mondo sono profondamente innamorati. E la straordinaria bellezza del nostro Abruzzo la raccontano, in tutta la sua suggestione, laddove loro vivono. I nostri Abruzzesi nel mondo sono gli ambasciatori e i migliori promoter delle meraviglie dell’Abruzzo. Il lettore ne avvertirà il senso e l’anima stessa di quest’altro Abruzzo, illuminato di sapienza, di talento e di valori.

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