
Con l’inizio di luglio arriva puntuale uno degli appuntamenti più attesi dai consumatori: i saldi estivi, che scatteranno ufficialmente in tutta Italia sabato 5 luglio. Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, quest’anno le famiglie italiane spenderanno in media 203 euro per l’acquisto di capi scontati, pari a circa 92 euro a persona, per un giro d’affari complessivo che sfiorerà i 3,3 miliardi di euro. I numeri confermano la voglia di fare acquisti approfittando degli sconti, ma dietro alle vetrine illuminate non mancano le ombre. A lanciare l’allarme è Enzo D’Ottaviantonio, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio Pescara, che ricorda come il settore moda stia attraversando un periodo tutt’altro che facile. «I saldi sono sempre una buona occasione per acquistare prodotti di qualità a prezzi più accessibili – sottolinea D’Ottaviantonio – ma non possiamo ignorare un dato allarmante: ogni giorno in Italia chiudono in media 24 negozi di moda e ne riapre appena la metà. È un segnale preoccupante, che deve far riflettere tutti». Le difficoltà del fashion retail, infatti, non riguardano solo i grandi marchi o le boutique delle metropoli, ma colpiscono in modo particolare i negozi di vicinato, spesso cuore pulsante di vie commerciali, centri storici e quartieri di provincia. «Sostenere il negozio sotto casa non è solo una scelta economica, ma anche sociale – spiega D’Ottaviantonio – perché dietro quelle saracinesche ci sono famiglie, lavoratori e pezzi di economia locale che rischiamo di perdere per sempre se non cambiamo abitudini». L’invito, dunque, è chiaro: approfittare dei saldi, ma scegliendo di acquistare nei negozi di quartiere, preferendo la relazione diretta con i commercianti e contribuendo così a mantenere viva una parte importante del tessuto urbano. «Mi auguro davvero – conclude il presidente di Federazione Moda Pescara – che questi saldi possano rappresentare una boccata d’ossigeno per le attività commerciali della nostra città e di tutta la regione. Più che mai oggi, comprare locale significa investire sul futuro delle nostre comunità». Secondo Confcommercio, saranno circa 16 milioni le famiglie italiane pronte a fare shopping in saldo: un’occasione preziosa per il portafoglio dei consumatori e, si spera, anche per un settore che cerca di resistere alle difficoltà e alla concorrenza della grande distribuzione e del commercio online.