
I delitti, a vario titolo ipotizzati nei loro confronti vanno dalla “associazione di tipo mafioso”, “estorsione”, “usura”, “intestazione fittizia di beni”, “accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti”, fino alla “detenzione di armi da fuoco”. C’è anche F.I., detenuto nel carcere di Sulmona, tra gli otto arrestati nel circondario di Lamezia Terme dai i Carabinieri del Comando Provinciale di Catanzaro ed agenti della Polizia di Stato di Catanzaro e Lamezia Terme, con il coordinamento della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. I carabinieri della stazione di Sulmona hanno eseguito il provvedimento, su ordine del gip competente, nel carcere di massima sicurezza. Disposto anche il sequestro preventivo dì una società di autonoleggio e di una somma di denaro per un ammontare di 7.820,00 €. L’indagine – condotta dal Nucleo Investigativo di Lamezia Terme dal giugno 2020 al settembre 2023, attraverso attività tecniche ed arricchita da emergenze di altri procedimenti penali riguardanti fatti delittuosi accaduti nel 2024 – ha permesso di appurare la perdurante operatività della cosca Iannazzo, in una fase successiva all’esecuzione di più ampie operazioni di polizia che hanno condotto, il 14 maggio 2015 e 22 febbraio 2017, alla decimazione della compagine associativa Iannazzo-Cannizzaro-Daponte.