
Il tema 2025 è “I Luoghi oltre l’abitare”. In palio premi in denaro e una mostra collettiva
Spazi in transito, anonimi solo in apparenza, ma carichi di storie e suggestioni: è questo il cuore del tema scelto per la terza edizione del concorso fotografico “Architettura e Fotografia – I Luoghi oltre l’abitare”, promosso dall’Ordine degli Architetti della Provincia dell’Aquila, con il patrocinio dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila. Il bando, appena aperto, invita fotografi professionisti e appassionati a raccontare visivamente luoghi che sfuggono alle consuete categorie dell’abitare: stazioni, aeroporti, parcheggi, sale d’attesa e altri spazi “funzionali”, vissuti ogni giorno da migliaia di persone eppure spesso invisibili. Luoghi di passaggio che, proprio nella loro natura instabile, custodiscono inaspettate tracce di umanità. Il concorso, nato nel 2023 con l’intento di creare un dialogo tra fotografia e architettura, si è rapidamente affermato come uno degli appuntamenti più apprezzati a livello nazionale. Le iscrizioni sono aperte fino al 4 agosto 2025 sul sito ufficiale: www.architettiaquila.it. A selezionare le opere sarà una giuria multidisciplinare di grande rilievo, composta da: Alessandra Ferrari, architetto e vicepresidente del Consiglio Nazionale degli Architetti PPC; Antonio Di Cecco, fotografo e docente dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila; Sara Liberatore, presidente dell’Ordine degli Architetti PPC dell’Aquila; Claudio Cerasoli, fotografo; Francesca Liberatore, architetto e membro della Commissione Cultura. Le 15 fotografie selezionate saranno protagoniste di una mostra collettiva, mentre ai tre vincitori andranno rispettivamente 600, 400 e 200 euro in premio. «Con questa terza edizione – spiega la presidente Sara Liberatore – il progetto culturale che mette in dialogo architettura e fotografia si consolida, raggiungendo un pubblico sempre più ampio. Un riconoscimento importante è la presenza in giuria di un rappresentante del Consiglio Nazionale degli Architetti. Lavoriamo già a una pubblicazione che raccolga e valorizzi le tre edizioni del concorso». Soddisfatto anche Lorenzo Nardis, referente della Commissione Cultura, che guarda al futuro: «L’obiettivo è lasciare questo progetto in eredità ai prossimi consigli. Il successo e l’interesse crescenti dimostrano che siamo sulla strada giusta».