
Boom di operazioni con il robot e pazienti da fuori regione
Cresce all’ospedale San Salvatore dell’Aquila la chirurgia per l’obesità, sempre più affidata al robot chirurgico, con risultati che attirano pazienti anche da fuori Abruzzo. Negli ultimi 18 mesi, sono stati eseguiti 95 interventi bariatrici, di cui 40 con l’ausilio della chirurgia robotica, tecnologia che permette incisioni mininvasive, precisione nei movimenti e tempi di recupero più rapidi. La struttura, guidata dal dott. Giovanni Cianca nell’ambito della Chirurgia Generale Universitaria diretta dal prof. Fabio Vistoli, si distingue come unica nella sanità pubblica regionale a combinare l’uso del robot con l’accreditamento ufficiale della SICOB (Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità). Un modello di riferimento che si avvale di percorsi multidisciplinari personalizzati, integrando interventi principali con trattamenti accessori – come addominoplastiche, rimozione di bendaggi e controlli post-operatori – e che ha prodotto un effetto positivo anche sulla mobilità attiva, con il 50% dei pazienti provenienti da altre province e regioni. “Abbiamo investito da anni nella robotica – spiega il direttore sanitario della Asl 1, dott. Carmine Viola – L’azienda è stata tra le prime in Abruzzo e tra le poche in Italia ad adottare questa tecnologia che migliora la qualità dell’assistenza”. La tecnologia robotica, precisa il prof. Vistoli, non sostituisce l’esperienza del chirurgo ma la potenzia, offrendo una visione tridimensionale dell’area operatoria e consentendo interventi di alta precisione: “I risultati ottenuti sono frutto di un lavoro di squadra che coinvolge anestesisti, infermieri, preospedalizzazione e blocco operatorio. Un gioco di squadra essenziale per il successo dell’intero percorso terapeutico”. Con questi numeri e una qualità sempre più riconosciuta, la chirurgia bariatrica aquilana si conferma un’eccellenza del servizio sanitario regionale, proiettata verso una sempre maggiore attrattività nazionale.