A L’Aquila è calato il sipario su “Ciak, si cucina!”, un progetto che ha saputo unire due ingredienti speciali: il cibo e il cinema. Ma non si è trattato solo di ricette e proiezioni: al centro di tutto c’erano le persone. Le loro storie, i loro sogni, il loro diritto a essere protagonisti. L’iniziativa, promossa dall’Istituto Cinematografico “La Lanterna Magica” e sostenuta dall’Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Abruzzo, ha coinvolto atleti e atlete dello Special Olympics Team L’Aquila in un percorso di crescita personale e collettiva. Un corso di cucina, uno di sommelier e bartender – guidati dallo chef Pino Rainone – sono diventati il terreno fertile dove far fiorire abilità, autonomie, relazioni. La cucina non era solo un luogo dove imparare a impiattare, ma uno spazio dove ognuno poteva esprimersi, sentirsi utile, scoprire il piacere di condividere. E il cinema, da parte sua, è stato un prezioso compagno di viaggio: strumento di formazione, riflessione, ma anche memoria. Attraverso i film, si è costruito un racconto collettivo capace di restituire dignità e visibilità a esperienze spesso invisibili. Il progetto ha avuto anche momenti di confronto pubblico, come il convegno “Costruire il futuro e vivere il presente”, tenutosi il 27 maggio alla Casa del Volontariato, dove si è parlato di vita indipendente e opportunità concrete per le persone con disabilità. Tra giugno e luglio, poi, il cortile di Palazzo de Marchis è diventato il cuore pulsante della rassegna cinematografica “Assaggi di vita”, con una selezione di film che parlano di cibo e inclusione, amore e riscatto, emozioni e diversità. Ingresso libero, sedie all’aperto, e la sensazione che il cinema possa ancora fare comunità. Grazie anche al contributo della Fondazione Carispaq, “Ciak, si cucina!” è stato molto più di un progetto: è stato un invito a guardare oltre, a credere nel potenziale di ciascuno, a gustare la vita in tutte le sue sfumature. Una ricetta semplice, ma potentissima, per costruire una società davvero inclusiva.
