
C’è un borgo in Abruzzo che ha deciso di risalire la china… spingendo botti in salita. Non è solo una metafora: è il Palio delle Botti di Collepietro, una gara antica riportata in vita dopo decenni di silenzio, rinata dalla memoria degli anziani e diventata il simbolo della rinascita di un’intera comunità. La data è fissata: sabato 9 agosto 2025, si terrà la terza edizione del Palio, cuore pulsante della Festa e Sagra dell’Emigrante, un evento che unisce storia, tradizione, sport e festa popolare. Sei paesi si sfideranno lungo i vicoli ripidi del centro storico spingendo botti da 225 litri, in una corsa che è diventata appuntamento atteso e sentito, capace di riempire le strade di energia, colori e tifo. Collepietro, piccolo ma tenace, è il promotore dell’iniziativa, affiancato dai comuni vicini: Bussi sul Tirino, Popoli Terme, Capestrano, Navelli e San Benedetto in Perillis. Ogni squadra è composta da sei membri, ma in gara solo due possono toccare la botte alla volta. Serve strategia, affiatamento, forza e velocità. È una sfida sportiva, ma anche emotiva, che richiama le radici, la fatica, la vendemmia, la festa. Non si conoscono con certezza le origini di questa corsa. È un ricordo orale, trasmesso dai più anziani, una storia raccontata più volte nelle sere d’estate, tra nostalgia e allegria. E proprio quei racconti hanno acceso la scintilla: scavando tra fonti storiche e antiche cronache, si è scoperto che ad Avellino si svolgeva una gara simile in onore delle famiglie Carafa e Caracciolo, nobiltà che aveva radici anche a Collepietro. Così, da un’intuizione, è nata una tradizione nuova che sa di passato. Le prime due edizioni hanno visto crescere l’entusiasmo. Nel 2023 ha vinto Navelli, nel 2024 il trionfo è andato proprio ai padroni di casa, Collepietro, tra l’orgoglio dei residenti e l’applauso dei visitatori. E adesso, per la terza edizione, si vuole alzare l’asticella. Far conoscere l’evento anche fuori dai confini locali, trasformarlo in un vero e proprio punto di riferimento dell’estate abruzzese. Ma il Palio è solo una parte della festa. Intorno alla gara, si snoda un programma ricchissimo: sbandieratori, balestrieri, figuranti in costume, musica popolare, vino, piatti tipici come le sagne e fagioli. È un evento che sa parlare a tutti: famiglie, turisti, curiosi, appassionati di tradizioni. Un’occasione per scoprire un borgo autentico, che dopo anni difficili ha deciso di rimettersi in cammino – e lo fa riscoprendo il valore del passato, delle radici e della comunità. Collepietro oggi è molto più di un piccolo paese: è un laboratorio di rinascita, dove la memoria diventa futuro. E il Palio delle Botti, da semplice leggenda tramandata a voce, è tornato ad essere una festa vera, viva, condivisa. Una sfida che non è solo tra botti: è tra chi resta e chi torna, tra chi crede ancora nella forza delle storie, e ha il coraggio di spingerle – anche in salita.








