
Nel cuore dell’Abruzzo, tra le montagne che custodiscono storie antiche e silenzi solenni, il Nono Reggimento Alpini della Brigata Taurinense ha vissuto una giornata intensa e simbolica. A 1.500 metri d’altitudine, tra i sentieri e le rovine di Rocca Calascio, uno dei luoghi più suggestivi d’Italia, gli alpini hanno portato a termine un’esercitazione che è diventata anche momento di riflessione e di continuità. Durante l’escursione, si è svolto il cambio di comando del Battaglione “L’Aquila”, una cerimonia dal forte valore simbolico: il Tenente Colonnello Luigi Di Biasio ha passato la piccozza con la drappella dell’Unità al nuovo comandante, il Tenente Colonnello Marco Deon. Un gesto semplice ma carico di significato, che rinnova l’impegno, il senso del dovere e la fratellanza che da sempre contraddistinguono le Truppe Alpine. Alla cerimonia hanno preso parte anche i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Alpini, a testimonianza di un legame profondo tra le generazioni, tra chi oggi serve l’Esercito e chi ha indossato il cappello con la penna nera in passato. Un filo che unisce storie, esperienze e valori condivisi: la lealtà, la solidarietà, la forza di squadra e l’amore per la montagna.



La scelta di Rocca Calascio non è stata casuale. Questo borgo incastonato tra le vette, famoso anche per aver fatto da set a numerosi film, rappresenta un simbolo di resilienza e di bellezza senza tempo. Un luogo che parla di radici, di fatica e di orgoglio, proprio come gli alpini che lo hanno attraversato. Con questa iniziativa, il Nono Reggimento Alpini rinnova il proprio legame con il territorio abruzzese e riafferma la volontà di mantenere viva la cultura alpina, fatta di tradizione, spirito di corpo e impegno costante. Un’eredità che si trasmette non solo nei gesti militari, ma anche nel valore umano e nella vicinanza alle comunità montane. Tra le rocce di Rocca Calascio, dove il vento racconta storie di antichi presidii e battaglie, gli alpini hanno ricordato che la forza di un reggimento nasce dal cuore di chi lo compone.
E che ogni cambio di comando è un nuovo inizio, nel solco di una storia che continua.








