
Domenica 2 febbraio alle ore 18, l’Auditorium del Parco ospiterà un evento straordinario nel cartellone della Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”: il ritorno in città del celebre Quartetto di Cremona, che questa volta si esibirà insieme al rinomato clarinettista Pablo Barragán, per un concerto che promette emozioni e virtuosismo. Il Quartetto di Cremona, uno dei quartetti italiani di maggiore prestigio sulla scena internazionale, festeggia quest’anno i suoi 25 anni di carriera. Per l’occasione, il gruppo è in tour con un ricco programma che include anche la pubblicazione di un nuovo album dedicato all’Arte della Fuga di Bach. Con una carriera che include l’integrale dei quartetti per archi di Beethoven, il Quartetto di Cremona torna a L’Aquila con una proposta musicale che unisce classico e contemporaneo. Ad affiancare il quartetto, il clarinettista Pablo Barragán, uno dei musicisti più apprezzati della scena europea. Il suo suono raffinato e la sua straordinaria tecnica si combinano a una presenza scenica magnetica e a una curiosità musicale che lo porta a collaborare con le migliori orchestre e formazioni cameristiche. Docente all’Accademia Barenboim-Said di Siviglia, Barragán è protagonista di numerosi concerti in tutta Europa, e in questa stagione si esibirà anche con l’Orchestra da Camera Franz Liszt e la SUK Symphony Orchestra di Praga, oltre a partecipare a festival prestigiosi come il Marvao Festival e il Jerusalem Chamber Music Festival. Nel programma di domenica, due opere straordinarie: il celebre Quintetto per clarinetto e archi K 581 di Wolfgang Amadeus Mozart, un capolavoro che ha consolidato il ruolo del clarinetto come strumento solista nella musica da camera, e il più recente “The dreams and prayers of Isaac the Blind” (I sogni e le preghiere di Isacco il Cieco) del compositore ebreo argentino Osvaldo Golijov. Quest’ultima, scritta nel 1994, è una composizione che racconta la storia dell’ebraismo attraverso tre movimenti ispirati dalle lingue parlate in quasi 6000 anni di storia ebraica: aramaico, yiddish ed ebraico. L’opera richiede al clarinettista un impegno straordinario, con l’utilizzo di diversi tipi di clarinetto e una tecnica avanzata che include glissandi, abbellimenti e altri elementi tipici della musica klezmer. Il concerto, che avrà luogo in prossimità della Giornata della Memoria, assume un significato ancora più profondo, grazie all’omaggio alla tradizione musicale ebraica proposto dal programma di Golijov. La musica klezmer, infatti, è intrisa di un’intensa carica emotiva, che si fonde perfettamente con la solennità e la bellezza del quintetto mozartiano. Un appuntamento imperdibile per gli amanti della musica da camera e per tutti coloro che desiderano vivere un’esperienza musicale unica, all’insegna della maestria e della sensibilità artistica.