
UNASAM Abruzzo: “Servizi deboli e logiche ospedaliere, serve una salute mentale di comunità”
In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, giovedì 10 ottobre, la Asl dell’Aquila scende in campo con una giornata di prevenzione, ascolto e sensibilizzazione dedicata ai cittadini, con colloqui gratuiti senza prenotazione e attività aperte alla comunità. Dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 20, l’Unità operativa TRIP – Trattamenti Riabilitativi e Interventi Precoci in Salute Mentale, diretta dalla professoressa Rita Roncone, sarà presente con una postazione informativa presso il centro commerciale L’Aquilone. L’iniziativa, parte dell’H-Open Day “Bollini Rosa” promosso dalla Fondazione ONDA, è rivolta in particolare alla popolazione femminile e mira a promuovere la diagnosi precoce e superare lo stigma ancora associato ai disturbi psicologici. Gli specialisti offriranno test e colloqui gratuiti per valutare ansia, depressione e solitudine, con un’attenzione particolare alle giovani studentesse grazie alla collaborazione del Servizio di Ascolto e Consultazione per Studentesse e Studenti (SACS) dell’Università dell’Aquila, nell’ambito del progetto Proben MeMO. Nel pomeriggio sono previsti momenti interattivi sul tema scelto quest’anno dall’OMS, “Accessi ai servizi: salute mentale nelle catastrofi e nelle emergenze”, oltre a un’esibizione musicale a cura degli studenti del corso di laurea in Musicoterapia del Conservatorio “Casella”. Sempre giovedì 10 ottobre, il Centro di Salute Mentale di via San Marciano aprirà le sue porte per la terza edizione di “La Salute Mentale al Centro”, con inizio alle 10.00. Dopo i saluti del dottor Paolo Stratta, direttore dell’unità Psichiatria Adulti territoriale, si terrà un incontro sull’inserimento lavorativo come strumento di inclusione, seguito da una tavola rotonda su “Verso una psichiatria e psicologia positiva” e da una visita guidata al centro diurno e all’orto botanico. Dalle 15.00 l’Open Day sarà aperto a tutta la cittadinanza per visitare spazi e attività del servizio, mentre alle 16.00 chiuderà la giornata l’appuntamento “Musica e parole”, un percorso musicale da Vasco Rossi a Lucio Battisti, a cura del dottor Stefano Ventruto, tecnico della riabilitazione psichiatrica e musicoterapeuta. Un’intera giornata per ricordare che la salute mentale è parte integrante del benessere di tutti e che parlarne è il primo passo per prendersene cura.
In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, che si celebra il 10 ottobre 2025, le associazioni abruzzesi aderenti a UNASAM – 180amici L’Aquila, Altri Orizzonti Lanciano e La Via del Sole Teramo – lanciano un appello per una rete di supporto più forte, capace di rispondere davvero ai bisogni delle persone con sofferenza psichica. Secondo le associazioni, il sistema regionale continua a mostrare fragilità profonde: i Dipartimenti di Salute Mentale restano frammentati, i Centri di Salute Mentale (CSM) faticano a essere punti di riferimento reali e la logica ospedaliera sta di nuovo prendendo il sopravvento. Oggi, dicono da UNASAM, i CSM appaiono irrigiditi, formali, troppo legati a procedure burocratiche e a terapie farmacologiche, mentre gli interventi psicosociali, l’accoglienza e l’ascolto arretrano. A preoccupare è anche l’aumento dei Trattamenti Sanitari Obbligatori (TSO) e la gestione delle emergenze nelle ore di chiusura dei centri, quando è il 118 a intervenire con accompagnamenti in pronto soccorso e ricoveri quasi inevitabili. I Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (SPDC) sono spesso sovraccarichi, diventando il punto di approdo obbligato per persone in crisi o in astinenza, con un sistema che rischia di tornare a logiche custodialistiche. Sul fronte dell’inclusione sociale, UNASAM denuncia la scarsità di veri percorsi di lavoro e autonomia: gli inserimenti lavorativi si fermano ai tirocini formativi, raramente evolvono in occupazione stabile, e le soluzioni abitative leggere – come alloggi supportati o convivenze solidali – restano eccezioni. Senza alternative, molte persone restano in famiglie disfunzionali o vengono collocate in comunità residenziali, con costi elevati e poca efficacia. Una riflessione viene rivolta anche alle REMS (Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza), destinate alle persone autrici di reato con disturbo mentale: UNASAM chiede un tavolo permanente Magistratura-Psichiatria per favorire dimissioni e misure alternative, evitando nuove forme di istituzionalizzazione. Altro nodo critico è il disagio giovanile: cresce la “sanitarizzazione” dei comportamenti dei bambini e degli adolescenti, con diagnosi sempre più precoci di disturbi dell’apprendimento o ADHD. Un approccio che rischia di trasformare difficoltà temporanee in etichette permanenti, bloccando percorsi evolutivi naturali. Per costruire una salute mentale più umana e comunitaria, UNASAM propone: CSM aperti h24, 7 giorni su 7; gruppi di Auto Mutuo Aiuto per le famiglie; formazione del personale su strategie non farmacologiche; abitazioni condivise per piccoli gruppi, sostenute dai servizi territoriali; reti tra CSM, enti locali e terzo settore basate sul budget di cura; sportelli d’ascolto per adolescenti e famiglie; inserimenti lavorativi veri e non solo formativi. Serve inoltre una maggiore integrazione tra sanità e sociale, con l’attivazione del budget di salute come strumento chiave per costruire progetti personalizzati e inclusivi. “È tempo di cambiare direzione – affermano le associazioni –. Dobbiamo passare da un approccio ospedaliero a uno realmente comunitario e inclusivo, capace di dare dignità, autonomia e partecipazione alle persone con sofferenza mentale.” UNASAM chiede infine alla Regione Abruzzo di riconvocare la Consulta Regionale per la Salute Mentale, ferma dal 2022, per aprire un dialogo serio e condiviso tra istituzioni, operatori e cittadini. Solo una rete di prossimità, costruita insieme, può restituire alla salute mentale la sua vera missione: prendersi cura delle persone, non solo dei sintomi.









