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L’Abruzzo quello vero, forte e gentile, è stato ed è per certi aspetti della storia difficile. Soprattutto per le donne che hanno affrontato il lavoro pesante nei campi, nei boschi, in montagna, senza mai arrendersi, neanche in gravidanza. Per questo, la rocca-di-mezzo4CNA ha voluto valorizzare l’opera di queste donne con una campagna culturale: ‘Le Rocce, le Donne e la Storia’ per rafforzare il nostro contributo alla cultura paritaria. Una cultura del rispetto che deve trovare testimonianze e azioni positive sempre e in ogni ambito. Il 28 novembre scorso c’è stata l’inaugurazione a Cagnano Amiterno della Roccia dedicata a Zea Ciccarella, ostetrica condotta nel comune dell’alta valle dell’Aterno dal 1954 al 1981.Ieri, Pizzoli e Tornimparte hannorocca-di-mezzo3 dedicato, in ciascuno dei due comuni, una Roccia a Natalia Ginzburg, alias Alessandra Tornimparte. Oggi, a Rocca di Mezzo, il terzo appuntamento con l’inaugurazione della Roccia che onora si è quindi reso onore a tutte le donne rocchigiane, alla loro forza, alla determinazione, alle capacità e alla generosità; sulla Roccia, inaugurata in piazza Principe di Piemonte è riportato un inciso di Ignazio Silone: “A me accadde in occasione di un fatto tragico in un quartiere popolare di Roma, al quale assistetti casualmente, di osservare il comportamento semplice e coraggioso di una donna. Anche lei era estranea all’evento luttuoso, ma dimostrava tanta cura, generosità e gentilezza verso gli infelici che ne erano rimasti colpiti, da suscitare la muta ammirazione di tutti. Era una donna anziana, di evidenti umili condizioni. Prima di allontanarmi dal luogo, mi permisi di chiederle di dove fosse. ‘Abruzzese’ mi rispose. Insistei: ‘Di dove?’. ‘Di Rocca di Mezzo’. Non mi sorprese.”
rocca-di-mezzoLa cerimonia ha visto la partecipazione di cittadine, cittadini, turiste e turisti, rappresentanti delle Forze dell’Ordine, del sindaco di Rocca di Mezzo Mauro Di Ciccio, dell’onorevole Stefania Pezzopane, madrina della campagna culturale, di Agostino Del Re, direttore CNA provincia dell’Aquila, di don Vincenzo Catalfo, parroco del popoloso comune montano, di Gilda Panella per “TerraMadre”, di Loredana Agnifili per “Monti Naviganti”. Presto nuove Rocce sui territori per rendere onore all’operosità, alle capacità e alla forza delle donne, per rendere loro il giusto spazio e il meritatissimo riconoscimento nella storia; perché la storia, appunto, sia raccontata e tramandata nella sua interezza. Per una storia vera.

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