
Vita, morte e miracoli di un umile frate francescano rivivono nel cuore dell’Abruzzo interno. A Goriano Valli è stata inaugurata una nuova stazione del MuDi, il Museo diffuso del Parco regionale Sirente-Velino, dedicata a Fra Berardinello da Fontavignone, figura centrale nella devozione popolare locale, vissuto nel Seicento tra miracoli, profezie e una profonda fede francescana. Secondo la tradizione, Fra Berardinello abbracciò la vita religiosa dopo un incontro casuale con alcuni frati minori, mentre arava i campi nella sua natia Fontavignone. Visse nel convento San Giorgio degli Osservanti di Goriano Valli, dove morì nel 1658 “in odore di santità”. La nuova stazione del MuDi – un progetto nato dal basso per valorizzare luoghi, memorie e comunità – è stata allestita nella “Cantina del Torchio Antico”, edificio ottocentesco donato dagli eredi di Fabio Di Giulio. Oltre agli antichi strumenti per la vinificazione, ospita oggetti legati alla figura del beato: una copia della sua bastoncella con teschio scolpito, una Bibbia secolare, una riproduzione dello stemma del convento San Giorgio. “Questo luogo è molto più di un museo: è uno spazio dell’anima”, ha detto Fausto Di Giulio, fondatore del MuDi. “Fra Berardinello è associato a numerosi miracoli legati al vino, come quello del mosto uscito da uve gelate. La connessione con il torchio antico è simbolica e spirituale”. La cerimonia è iniziata nella chiesa di San Gaetano, che conserva le reliquie del frate e affreschi attribuiti a Saturnino Gatti. Fra Giulio Cesareo, direttore della comunicazione del Sacro Convento di Assisi, ha sottolineato: “Siamo davanti ai resti di un uomo di Dio, ma oggi celebriamo la vita che continua grazie alla memoria e alla condivisione”. Presenti anche la sindaca Stefania Mariani, il presidente del Parco Francesco D’Amore, il presidente della cooperativa Cuore delle Valli Massimo Pedone, e una delegazione di Fontavignone guidata da Giorgio Lucantonio e don Ciprian Enascut. “Questo museo rafforza il legame tra i nostri paesi e tramanda la storia di un frate che è parte della nostra identità collettiva”, ha dichiarato Lucantonio. Momenti di forte emozione hanno scandito l’evento, come la donazione di due quadri da parte del 90enne Nello De Vincentis e l’assaggio del “dolce di Fra Berardinello”, preparato da Michela Ferrante. Le gesta del frate sono raccolte in un manoscritto del 1794, riscoperto dalla prof.ssa Maria Alessandra Fornaciari Iarossi, che racconta eventi prodigiosi: guarigioni, moltiplicazioni di cibo, animali che gli obbedivano, natura che lo accoglieva. Alla sua morte, si dice, la valle fu pervasa da un profumo celestiale. Il MuDi è composto da 16 stazioni dislocate tra case, cantine e pagliai messi a disposizione dagli abitanti. Un vero “museo a cielo aperto” che si percorre in 10mila passi, come ha ricordato Barbara Carli del Fitness Club Area4, parlando di “un esempio concreto di salutogenesi”. Il calendario delle visite estive prevede aperture il 22 giugno, 13 e 27 luglio, 10 e 24 agosto, 14 settembre, dalle 10.30 alle 12.30. Visite straordinarie per gruppi su prenotazione. Il contributo è di 10 euro, gratuito per minori di 15 anni. Info e prenotazioni: info@mudimuseo.eu o 327.2808202 (WhatsApp). Biglietteria presso il Circolo Vallese ASD in Piazza Monumento ai Caduti a Goriano Valli.





