
Domenica 28 settembre, a partire dalle 9.30, il convento di Sant’Antonio di Padova a Civitaretenga, frazione di Navelli, tornerà ad accogliere il Festival delle Professioni Tecniche, giunto alla sua seconda edizione. Un appuntamento che vuole essere molto più di un convegno: l’obiettivo è valorizzare i paesi interni come risorsa di sviluppo economico e turistico e mettere in rete esperienze già realizzate con successo sul territorio. Progetti che hanno saputo coniugare innovazione, tradizione e capacità di visione, dimostrando come le aree interne possano diventare laboratori di crescita e non solo luoghi di resistenza allo spopolamento. Il programma prevede una serie di interventi di professionisti, accademici, amministratori e operatori del settore, con la moderazione del giornalista Giustino Parisse. Ci saranno, tra gli altri, Alessandro Marucci dell’Università dell’Aquila, Ugo Marinucci presidente del CAI L’Aquila, Gianni Anastasio coordinatore dei sindaci del cratere 2009, Maurizio Cicioni dell’USRC, Paolo Setta della cooperativa Il Bosso, Raffaele Di Loreto di Borghi d’Abruzzo, Andrea Marganeli di Tesori d’Abruzzo, Daniele Mingroni del Cammino del Gran Sasso, Daniele Gasbarri di Cantinarte, Tullio De Rubeis di Antica Dimora Tratturo Magno. A concludere i lavori sarà il senatore Guido Quintino Liris, mentre il sindaco di Navelli Paolo Federico ha sottolineato il valore di questa occasione: “Abbiamo messo insieme esperienze che hanno portato benefici reali a paesi e territori. Dal confronto nasceranno linee guida, buone pratiche e nuove opportunità per chi vuole investire idee e passioni nel nostro territorio”. Non mancherà anche una visita guidata di Civitaretenga, a cura della Fondazione “Silvio Salvatore Sarra”, che offrirà ai partecipanti un’immersione nella storia e nelle tradizioni locali. Il Festival, sostenuto dagli ordini professionali degli ingegneri, architetti, geometri, geologi e periti industriali dell’Aquila e provincia, si propone così come un punto di partenza per altre iniziative future, con l’ambizione di fare rete e di dare nuova linfa ai territori interni dell’Abruzzo.









