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Il Parco della Memoria trasformato in Parco delle polemiche. Dopo quelle dell’associazione ‘Famiglie delle vittime’ anche l’ex sindaco Cialente mette legna ad ardere criticando l’assenza di Oscar Farinetti, che ha fatto una donazione di 87mila euro per il parco della Memoria e che, ha affermato Cialente, “l’amministrazione si è scordata di invitare”. La replica di Biondi non si fa attendere: “Ho doverosamente atteso che la giornata inaugurale del Parco della Memoria, sugellato dalla presenza del premier Draghi e del ministro Carfagna, non venisse intaccata da discussioni ed elementi polemici. Ritengo, però, opportuno mettere un punto fermo su una vicenda sgradevole, generata da Massimo Cialente che del tutto inopinatamente ha asserito sui social, e altrettanto inaspettatamente riportato da alcuni media, che il patron di Eataly, Oscar Farinetti, non fosse stato invitato per tempo alla cerimonia”, scriveil sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.
“Come noto l’azienda specializzata nella vendita e nella distribuzione di generi alimentari, così come gli allievi della Scuola Sottufficiali e Sovrintendenti della Guardia di Finanza, nel post sisma ha meritevolmente raccolto una somma in beneficenza che ha contribuito alle spese di realizzazione del memoriale. Un atto di generosità riconosciuto, che ieri ho ricordato nel mio messaggio e per il quale rinnovo sentimenti di gratitudine.  L’ex primo cittadino, in maniera scomposta nonché senza chiedere preventivamente alcuna informazione, si è lasciato prendere la mano sui social come troppo spesso gli accade e ha falsamente scritto che l’amministratore delegato di Eataly fosse stato escluso dall’inaugurazione. Un messaggio sottoscritto e commentato da utenti altrettanto disinformati, che hanno formulato pensieri e improperi gratuiti, ugualmente farneticanti. Cialente, forse avvisato della figuraccia in cui stava incorrendo, ha provato a mettere la classica toppa scrivendo che Farinetti fosse stato coinvolto, ma in ritardo, ovvero il giorno prima della manifestazione. La realtà, testimoniata da uno scambio di telefonate e mail intercorso tra la mia segreteria e quella di Eataly, è che l’amministratore fosse stato invitato già dal 23 settembre scorso, il giorno stesso in cui abbiamo avuto contezza e informato la città della partecipazione del presidente del Consiglio dei ministri e del ministro. Comunicazioni succedutesi sino a lunedì, giorno in cui ci hanno informato che Farinetti non sarebbe potuto essere presente per impegni lavorativi. Questi i fatti, comprovati e comprovabili. Resta l’amarezza per una polemica che non esito a definire insulsa, oltre che immotivata e inspiegabile, di cui la città non aveva bisogno, utile per regalare un vacuo quarto d’ora di celebrità”.

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