
Compie oggi trenta anni il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, una delle più vaste e affascinanti aree protette d’Europa. Un traguardo importante che rappresenta non solo una ricorrenza simbolica, ma anche un’occasione per riflettere sul cammino intrapreso e rinnovare l’impegno verso la tutela dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile. Nato nel 1995, il Parco si estende tra Abruzzo, Lazio e Marche, racchiudendo paesaggi unici, biodiversità straordinaria e borghi ricchi di storia e tradizione. In questi tre decenni ha saputo costruire una solida identità, diventando modello di conservazione, ricerca scientifica e promozione territoriale, capace di intrecciare tutela ambientale e presenza umana. “È una piccola storia nella storia d’Italia – si legge nel messaggio dell’Ente – ma che ha saputo inserirsi nella grande narrazione del Paese. Andiamo avanti insieme.” Con questo spirito, il Parco guarda al futuro, ribadendo la volontà di continuare a lavorare in sinergia con le comunità locali, gli enti istituzionali e le realtà associative. Il messaggio “Viva il Parco, viva la Natura” sintetizza la filosofia che ha guidato fin dalla nascita l’attività dell’Ente: preservare il patrimonio naturale, promuovere la conoscenza del territorio e sostenere un turismo rispettoso dell’ambiente. A celebrare questo anniversario, anche le parole del Presidente Tommaso Navarra e della Direttrice Elsa Olivieri, che hanno espresso profonda gratitudine a chi, in questi anni, ha reso possibile il percorso del Parco: i dipendenti dell’Ente, i sindaci dei Comuni del territorio e, soprattutto, gli abitanti della “Comunità millenaria” che vive in armonia con queste terre. “Il loro impegno è stato ed è fondamentale per custodire un patrimonio naturale e culturale di valore incalcolabile” – sottolineano Navarra e Olivieri – “Il 30° anniversario non è solo una ricorrenza, ma un nuovo punto di partenza verso sfide future che richiederanno sempre più coraggio, competenza e coesione”. In un tempo segnato da cambiamenti climatici, dissesto ambientale e migrazioni dai territori interni, il ruolo del Parco si fa ancor più cruciale: custodire la bellezza, garantire equilibrio ecologico, generare nuove opportunità nel rispetto della natura. Trent’anni di storia, paesaggi e persone. Trent’anni di un Parco che è diventato simbolo di una natura viva, accogliente e necessaria.