
“Non chiediamo privilegi, solo di non essere dimenticati.” Con queste parole un gruppo di lavoratori precari della Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, impiegati attraverso una cooperativa sociale nei settori amministrativo e tecnico, lancia un appello accorato alle istituzioni e all’opinione pubblica. Il rischio concreto, denunciano, è il licenziamento o la drastica riduzione dell’orario di lavoro, dopo lo stop alla proroga quadriennale che avrebbe garantito la continuità occupazionale: “Una decisione maturata a causa dei tagli previsti a livello regionale, che ora ci pone davanti a un drammatico bivio.” I lavoratori parlano di una vera e propria emergenza sociale: “Sarebbe una catastrofe per decine di famiglie e un ulteriore colpo all’economia locale, già fortemente provata. Il nostro territorio non può basarsi solo su supermercati, B&B e ristorazione. Servono servizi pubblici funzionanti e lavoro stabile.” Nel comunicato, i precari rivendicano con forza il loro impegno: “Abbiamo operato con serietà e sacrificio, anche in condizioni difficili. Abbiamo supportato la sanità pubblica e lo abbiamo fatto con senso di responsabilità. Ora chiediamo solo continuità e rispetto per la dignità di chi lavora.” L’appello finale è rivolto direttamente a Regione, Asl e politica: “Non voltatevi dall’altra parte. Si trovi una soluzione concreta, che eviti licenziamenti e garantisca stabilità. Noi rappresentiamo un patrimonio di esperienza che può ancora essere utile alla collettività.”