
La tutela della salute di chi lavora nei campi e nei cantieri non è più rinviabile, soprattutto in un’estate che promette temperature record. Confagricoltura Abruzzo lo sa bene e accoglie positivamente l’ordinanza firmata dal presidente della Regione, Marco Marsilio, che dispone lo stop ai lavori nei settori agricolo ed edile nelle ore più calde, dalle 12:30 alle 16:00. Ma dall’associazione arriva anche un appello chiaro: «Proteggere la salute sì, ma servono misure concrete per renderlo possibile senza pesare sulle imprese e sui lavoratori stessi», sottolinea Bernardo Savini Giosia Berardo, vicepresidente di Confagricoltura Abruzzo. Il tema è semplice ma decisivo: per evitare di lavorare nelle ore roventi, la soluzione è iniziare prima. L’orario più sicuro, dicono gli agricoltori, è dalle 5 del mattino alle 12:30. Peccato che, soprattutto nella provincia di Teramo, molti braccianti e operai agricoli si spostino con i bus di TUA, il servizio di trasporto pubblico locale. E oggi le corse non sono programmate per garantire l’ingresso in azienda all’alba. «Per questo chiediamo alla Regione e ai Comuni di aprire subito un tavolo con TUA e i gestori privati – spiega Savini Giosia Berardo –. Bisogna anticipare le prime corse dei pullman nei mesi di luglio e agosto. Solo così i lavoratori potranno entrare in azienda in orario utile, in sicurezza e senza costi aggiuntivi per le imprese». Confagricoltura Abruzzo ribadisce di condividere lo spirito dell’ordinanza: la salute viene prima di tutto. Ma, aggiunge l’associazione, ogni divieto o limite deve essere accompagnato da strumenti pratici, come il trasporto, per non creare ulteriori problemi a un settore già messo a dura prova dal caldo, dal costo dell’energia e dalle difficoltà di manodopera. «È fondamentale – insiste Savini Giosia Berardo – evitare che le imprese debbano farsi carico di spese extra per organizzare trasporti alternativi, né che i lavoratori debbano arrangiarsi da soli per arrivare all’alba nei campi. Serve una regia condivisa tra enti pubblici, imprese agricole, sindacati e gestori del trasporto per trovare soluzioni concrete e immediate». Per Confagricoltura Abruzzo la partita è doppia: da una parte c’è il diritto alla salute, dall’altra la sostenibilità economica e organizzativa delle aziende. «Siamo a disposizione per un confronto diretto con Regione, sindacati e TUA. La sicurezza nei campi deve camminare insieme alla tutela del reddito di chi lavora. Non possiamo permettere che lo stop nelle ore più calde diventi un nuovo problema per imprese e lavoratori», conclude il vicepresidente.