
Temperature sempre più alte, giornate roventi e operai esposti per ore sotto il sole. Anche quest’anno FENEAL UIL, FILCA CISL e FILLEA CGIL dell’Aquila, insieme all’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili), si muovono in prima linea per difendere la salute e la sicurezza di chi lavora nei cantieri, dove l’estate diventa un nemico insidioso. Dal 1° luglio al 31 agosto è in vigore un nuovo accordo sindacale, firmato proprio per affrontare l’emergenza caldo. L’obiettivo è uno: favorire la flessibilità degli orari di lavoro, così da ridurre al minimo l’esposizione dei lavoratori alle ore più calde e pericolose della giornata. L’intesa arriva dopo giorni di confronto tra sindacati e imprese edili. Un dialogo che ha permesso di definire regole condivise per affrontare temperature sempre più estreme. Come spiegano in una nota congiunta i segretari provinciali Luigi Di Donato (FENEAL UIL), Angelo Petricone (FILCA CISL) e Francesco Sabatini (FILLEA CGIL): «L’accordo è frutto di un lavoro di squadra con le imprese ed è pienamente in linea con l’ordinanza del presidente regionale Marsilio. L’ordinanza prevede la flessibilità degli orari di lavoro e misure di protezione per tutto il periodo estivo. È la dimostrazione che il dialogo tra le parti sociali funziona quando la priorità è la sicurezza di chi lavora». I sindacati ricordano che molte imprese già applicano tutele previste dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, ma di fronte a ondate di calore straordinarie, serve uno sforzo in più. «Indipendentemente dalle giornate da bollino rosso, abbiamo formalizzato una pratica già diffusa nei cantieri: flessibilità degli orari, spostamento delle attività nelle fasce più fresche della giornata, misure di protezione contro l’esposizione diretta al sole. Tutto questo tutela i lavoratori e dà serenità anche agli imprenditori», ribadiscono Di Donato, Petricone e Sabatini. L’impegno dei sindacati non si ferma alla firma: FENEAL UIL, FILCA CISL e FILLEA CGIL continueranno a monitorare la situazione nei cantieri, per garantire che le regole vengano rispettate ovunque e in ogni condizione. Il messaggio è chiaro: la salute dei lavoratori non può essere una variabile stagionale, ma una priorità irrinunciabile, soprattutto di fronte alle sfide dei cambiamenti climatici, che rendono sempre più frequenti temperature estreme e ondate di calore.