
Si è svolto ieri al Ministero delle Imprese e del Made in Italy l’atteso incontro sulla vertenza LFoundry, la grande azienda di microelettronica della Marsica. Ma il tavolo, pur con la presenza di Regione e Governo, non ha portato le certezze sperate. Lo ha sottolineato con forza l’assessore regionale alle Attività produttive, Tiziana Magnacca, al termine della riunione. “Esco da questo incontro con poche novità, e soprattutto con nessuna certezza da parte dell’azienda. La proprietà deve dichiarare un piano industriale serio e lungimirante, e ad oggi non ne vedo traccia”, ha dichiarato l’assessore. La Regione Abruzzo ha confermato la sua disponibilità a fare la propria parte, utilizzando gli strumenti ordinari e comunitari, ma chiede all’azienda un passo avanti concreto. “In quest’ultimo anno – ha aggiunto Magnacca – non abbiamo visto segnali di visione, né in termini di investimenti in ricerca, né di adesione agli strumenti regionali per l’innovazione e la formazione”. Il Ministero, rappresentato dal sottosegretario Fausto Bergamotto, ha confermato il proprio impegno, ma la palla torna alla proprietà di LFoundry, che dovrà dichiarare le sue intenzioni entro ottobre, quando è previsto un nuovo aggiornamento del tavolo. Intanto, resta forte la preoccupazione per i posti di lavoro e per la tenuta economica e sociale dell’intero comprensorio marsicano, che da anni vede nella fabbrica un punto di riferimento produttivo e occupazionale. “LFoundry è centrale per l’Abruzzo – ha ribadito Magnacca – e la Regione continuerà a lottare perché venga garantito un futuro chiaro a questa realtà e ai suoi lavoratori”.









