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SULMONA – Dodici lavoratori della cooperativa Satic rischiano di andare a casa, a partire dalla giornata di domani, se non arriverà la determina del Dirigente che proroga i servizi in scadenza per la giornata di oggi. Nonostante le rassicurazioni del sindaco Annamaria Casini che ieri a Palazzo San Francesco ha incontrato i sindacati, a lanciare l’allarme in conferenza stampa è il Presidente del Cda della Satic Sigismondo Canepari. “Se non arriverà la firma saremo costretti a licenziare questi lavoratori perchè avendo l’appalto di altri servizi in scadenza ad aprile non possiamo ricorrere alla cassa integrazione, che ci impedirebbe di partecipare alla gara europea –osserva Canepari– nello stesso tempo, non possiamo accollarci le spese di questi lavoratori e né possiamo fare ricorso alle ferie, perché se non dovessimo riaggiudicarci la gara come faremmo?”- si chiede il Presidente della Satic. La determina, stando alle rassicurazioni del primo cittadino, dovrebbe arrivare. Ma Satic e sindacati, pur riconoscendo l’impegno dell’amministrazione comunale, vogliono che tutto si metta nero su bianco. Una situazione che ha sortito i primi effetti negativi per gli utenti dal momento che, attualmente, gli uffici sisma e tributi sono chiusi. I lavoratori della Satic sono 23 in totale, dopo i 4 licenziamenti dei giorni scorsi e sono così ripartiti: 3 addetti alla sorveglianza, con appalto scaduto il 31 dicembre 2016 e delibera di giunta che riaffida il servizio, senza relativa determina); 3 geometri al Servizio tecnico con proroga fino a giugno; 9 addetti al Front e Back office di Uffici sisma e tributi, servizio bollettazione e concessioni e trasporti, con appalto scaduto il 30 luglio scorso e proroga scaduta il 25 gennaio.

Andrea D’Aurelio

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