
Cosa succede quando la musica incontra la solidarietà? Succede che un piccolo paese dell’entroterra abruzzese, Bussi sul Tirino, si trasforma in un palco a cielo aperto dove le emozioni non si fermano alle orecchie, ma arrivano dritte al cuore. Dal 1° al 10 agosto, il parco della Quercia Rossa si riempirà di suoni, luci, applausi e abbracci. Va in scena “Una colonna sonora per la vita – Premio Augusto Daolio”, una rassegna di concerti-tributo che celebrano alcuni dei nomi più amati della musica: Vasco Rossi, Pink Floyd, De André, Dire Straits, Beatles. Ma più che una festa musicale, è un’azione concreta: tutto il ricavato sarà devoluto per l’acquisto di un macchinario diagnostico destinato all’ambulatorio di chirurgia dell’Ospedale di Popoli Terme. L’iniziativa è nata da un’idea del Nomadi Fans Club “Un giorno insieme” di Sulmona, con il sostegno del Comune di Bussi. Non è la prima volta che la musica fa del bene, ma ogni volta ha un sapore unico. E questa è speciale: perché è costruita dal basso, con passione e impegno. Perché ha il volto sorridente di Augusto Daolio, storico cantante dei Nomadi e simbolo di un impegno civile che va oltre le canzoni. «Suonare per aiutare: non c’è gesto più bello», ha raccontato Vincenzo Bisestile, presidente del fan club. E con lui, alla conferenza stampa, c’erano anche il sindaco Paolo Salvatore, la consigliera alla cultura Sonia Ammazzalorso e il medico Luca Navarra, che ha spiegato l’importanza del macchinario da acquistare: servirà a diagnosticare in modo preciso le patologie ano-rettali, migliorando la qualità della vita dei pazienti. Ogni sera, un concerto. Ogni sera, un pezzo di anima condivisa. Si parte il 1° agosto con l’energia rock della Vasco Rossi Experience (Danilo Luce Band), poi il 4 sarà la volta dei The Cavern con un viaggio nelle atmosfere brit-pop. Il 5 agosto toccherà ai Golden Straits far rivivere il sound dei Dire Straits, l’8 sarà il momento intenso e poetico del tributo a De André di Antonello Persico. A chiudere, il 10 agosto, il viaggio psichedelico e spettacolare dei Floyd Opera, con il repertorio dei Pink Floyd. Oltre la musica, c’è un’idea forte: che la cultura può e deve essere al servizio della comunità. Che la solidarietà non ha bisogno di grandi mezzi, ma di grande cuore. E che un applauso, se ben diretto, può arrivare fino ai corridoi di un ospedale e trasformarsi in cura.









