
C’è una parola che oggi più che mai suona come una promessa: futuro. E il futuro, per essere davvero di tutti, ha bisogno di attenzione, di reti forti e di investimenti veri. Parte da qui Next Land: Didattica per esploratori di futuro, un progetto innovativo che la Regione Abruzzo ha deciso di sostenere con un protocollo d’intesa appena approvato insieme all’Ufficio scolastico regionale e all’Ente del Terzo Settore Next Level di Torino. L’obiettivo è chiaro: creare nuove opportunità educative per i ragazzi e le ragazze più in difficoltà, quelli che troppo spesso rischiano di restare indietro. L’attenzione si concentra soprattutto sulle discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), ancora oggi lontane per molti, soprattutto per le giovani donne. Ma non si tratta solo di materie da imparare. Al centro del progetto ci sono anche l’orientamento scolastico e professionale, l’inclusione, la riduzione della dispersione scolastica, e un’idea forte di giustizia educativa: offrire strumenti e occasioni a chi ne ha più bisogno, là dove spesso mancano. A credere in questa visione non è solo la Regione. Al progetto partecipano anche scuole, università, musei, Comuni, associazioni e aziende, tra cui Stellantis, che ha sostenuto l’iniziativa con una donazione importante. La costruzione di questa rete interistituzionale è il vero valore aggiunto di Next Land: un sistema che mette insieme scuola, territorio e terzo settore per dare ai giovani non solo conoscenze, ma anche fiducia. L’assessore regionale Roberto Santangelo parla di “una strategia concreta per migliorare l’istruzione e contrastare le disuguaglianze”. E in tempi in cui si parla tanto di futuro, ma si investe ancora poco sulle persone, questo progetto prova a fare la differenza. Soprattutto per chi ha meno, ma ha lo stesso diritto di sognare.









