
Guidano le ambulanze, affrontano turni massacranti, si assumono responsabilità enormi per la vita delle persone. Eppure, per contratto, vengono trattati come addetti alle pulizie. È la denuncia di Marcello Vivarelli, segretario regionale Fesica-Confsal Abruzzo, che punta il dito contro la società Servizi Integrati e il sistema di appalti della Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila. Secondo il sindacato, gli autisti delle ambulanze sarebbero inquadrati con contratti multiservizi da quattordici ore, ma in realtà lavorerebbero fino a trenta o trentasei ore continuative, spezzando i turni e venendo considerati “moduli” da gestire, più che lavoratori. Un paradosso che mette a rischio non solo la dignità degli operatori, ma anche la qualità del servizio sanitario. A rendere il quadro ancora più inaccettabile, denuncia Vivarelli, c’è il fatto che la manutenzione dei mezzi resta comunque a carico della sanità pubblica, mentre le società private lucrano sul lavoro precario degli autisti. Per il sindacato è urgente che Regione Abruzzo e Asl facciano chiarezza, riconoscano il corretto profilo contrattuale e fermino questo sistema che da anni pesa sulle spalle dei lavoratori. “La misura è colma – avverte Vivarelli –. Non resteremo a guardare: siamo pronti a mobilitarci con ogni mezzo per ridare dignità ai lavoratori e sicurezza ai cittadini”.









