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Siamo in estate e l’unica “vacanza” per gli oltre 300mila lavoratori e lavoratrici della Sanità Privata convenzionata, è quella del contratto nazionale. Una vacanza che ormai dura da 14 anni per i lavoratori degli ospedali classificati, delle cliniche, dei centri IRCCS, dei grossi centri di riabilitazione, etc. Mentre per la lavoratrice e i lavoratori delle Case di Cura, dei Centri di Riabilitazione, dei Centri Psichiatrici, delle strutture Riabilitative Aia e Nia ex art.26 e delle RSA sono 12 anni che il contratto è in vacanza.
I veri vacanzieri di questa estate non sono i dipendenti ma i presidenti di ARIS AIOP che con i loro NO al rinnovo contrattuale dopo anni di trattative mancano di responsabilità e di rispetto per i diritti e la dignità di migliaia e migliaia di lavoratori e lavoratrici che quotidianamente con grande senso di  responsabilità e professionalità rendono operative e remunerative le strutture sanitarie convenzionate ARIS e AIOP, professionisti che prestano, con professionalità un servizio a migliaia e migliaia di cittadini in tutte le Regioni d’Italia.
Quel che non è mai mancato in questi lunghissimi anni di assenza del contratto è appunto la grande professionalità, l’umiltà e l’impegno degli infermieri, dei fisioterapisti, degli oss, dei logopedisti, dei tecnici di radiologia, degli educatori, dei tecnici di laboratorio, degli operatori sanitari, dei portieri, degli addetti alle pulizie, alle cucine, alle lavanderie, alla manutenzione, degli amministrativi, degli assistenti sociali, delle dietiste, etc, che uniti, a vario titolo hanno saputo gestire e fronteggiare dal 3 marzo 2020 l’emergenza da Covid-19 a tal punto di essere stati premiati dal Presidente della Repubblica ed essere stati chiamati EROI.
La battaglia che noi EROI stiamo portando avanti da moltissimi anni ci vedrà lunedì 24 agosto organizzare in tutte le piazze d’Italia e d’Abruzzo e Molise dei sit-in davanti alle Prefetture, per rivendicare il nostro diritto a vederci riconoscere il rinnovo contrattuale. Ricorderemo come ARIS e AIOP dopo la firma della pre-intesa, siglata liberamente con le OOSS, il 10 giugno 2020 hanno, senza una spiegazione, rinnegato il 31 luglio la firma del rinnovo contrattuale.
Un atteggiamento quello del Presidente di ARIS e AIOP, che li fa fuggire dalle loro responsabilità e che mostrano un chiaro obiettivo, quello di giocare al RIALZO con le OOSS e con le ISTITUZIONI Nazionali e Regionali, nonché con le risorse economiche pubbliche e lo fanno sulla pelle di migliaia di lavoratori e lavoratrici degli ospedali Classificati, delle Cliniche, dei centri IRCCS, che da 14 anni vivono con un misero stipendio e lo fanno sapendo che da 12 anni un’altra fetta di sanità privata, i dipendenti dei Centri di Riabilitazione, delle Case di Cura, dei Centri Psichiatrici, delle RSA, etc. attendono non solo l’aumento contrattuale, ma chiedono giustizia, perché non comprendono come i professionisti della sanità privata convenzionata con risorse pubbliche, dopo essere stati osannati, dopo essere stati chiamati EROI e essere stati applauditi, oggi sono abbandonati e questi professionisti della sanità privata convenzionata a parità di titoli e formazione pagano un prezzo molto alto rispetto ai loro colleghi che lavorano negli ospedali pubblici. Non solo il personale delle strutture private convenzionate percepiscono miseri stipendi rispetto ai colleghi del pubblico ma non hanno gli stessi diritti.
Come Coordinatore della CGIL FP Abruzzo Molise della sanità privata convenzionata chiedo un contratto unico della sanità privata che includa da subito i Centri di Riabilitazione ex art. 26, le Case di Cura, le RSA,etc. Non possono, questi lavoratori aspettare altri 14 anni per vedersi rinnovare il contratto, che diciamolo è un loro sacrosanto DIRITTO. Chiedo alle Istituzioni Nazionali e Regionali che per legge siano riequilibrati i diritti e le tutele tra i dipendenti delle strutture private convenzionate, che come ricordiamo vengono convenzionate con risorse pubbliche, con i dipendenti degli ospedali pubblici a partire dai permessi, alla gestione dei tempi di lavoro, dal diritto alla formazione ECM, alle ferie, etc. Mi rivolgo agli imprenditori delle strutture sanitarie private laiche AIOP e agli imprenditori delle strutture religiose e dico loro: “ se avete buon senso e se avete a cuore i vostri dipendenti firmate subito il contratto unico della sanità privata convenzionata includendo da subito anche i centri di riabilitazione e le RSA, questo sarebbe un gran gesto di rispetto e di giustizia verso i lavoratori e le lavoratrici”.

Lunedì 24 Agosto dalle 09.30-alle ore 12.30, saremo sotto tutte le prefetture d’Abruzzo e Molise, per protestare contro questa vergogna che vede gli EROI della sanità privata convenzionata con fondi pubblici da moltissimi anni lavorare con il contratto scaduto.
Prossimamente chiederemo alle Istituzioni Nazionali e Regionali d’Abruzzo e Molise che devono far sentire la loro voce e arginare i ricatti degli imprenditori di ARIS e AIOP e porre regole e condizioni più vincolanti per gli accreditamenti.
Perché non è possibile che un infermiere, un oss, un fisioterapista, una logopedista, un tecnico di radiologia, un tecnico di laboratorio, un educatore, un operatore sanitario, etc. del privato svolga lo stesso lavoro del collega del Pubblico ma guadagna la metà dello stipendio. Per questo chiediamo a parità di lavoro lo stesso salario, gli stessi diritti in un sistema complessivo di servizi sanitari misto, pubblico e privato, che lasci sempre il timone e la prevalenza nella gestione al servizio pubblico.

Coordinatore regionale CGIL FP della Sanità privata convenzionata Abruzzo Molise Daniele Leone

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