
Grande partecipazione al convegno “Comunità resilienti” promosso da Location: istituzioni, sindaci e associazioni tracciano la rotta per il futuro dei piccoli comuni
Nessuna rassegnazione: nelle aree interne dell’Abruzzo c’è chi resiste e guarda avanti. Da Navelli, uno dei simboli di questa resistenza, è arrivato un messaggio chiaro: contrastare lo spopolamento è possibile, a patto di fare squadra e garantire servizi essenziali. Il messaggio è stato lanciato ieri nel corso del convegno “Comunità resilienti, innovazione sociale e futuro dei piccoli comuni dell’Abruzzo interno”, promosso dall’Associazione Location nella sede del Comune di Navelli. Una giornata di confronto che ha messo attorno allo stesso tavolo sindaci, amministratori, cooperative sociali, uffici per la ricostruzione e cittadini, con l’obiettivo di raccontare esperienze virtuose e tracciare nuove strade per non lasciare indietro nessuno. “Nei nostri borghi la vera innovazione non sono le grandi opere, ma la qualità dei servizi e la comunità che resta unita”, ha spiegato il sindaco di Navelli Paolo Federico, che ha ricordato l’importanza di servizi come nidi, centri anziani, assistenza domiciliare, scuole e pronto intervento: “Solo così possiamo dire ai giovani e alle famiglie: qui vale la pena restare”. L’assessore regionale al Sociale Roberto Santangelo ha ribadito che le sfide cruciali sono sanità e scuola: “Il lavoro si può trovare altrove, ma se non garantiamo presìdi scolastici e assistenza sanitaria le famiglie se ne vanno. Serve progettazione dal basso e sinergia tra istituzioni.” Un concetto ripreso dall’assessore del Comune dell’Aquila Manuela Tursini, che ha raccontato come le politiche sociali siano state decisive per far ripartire la città dopo il sisma del 2009: centri di aggregazione, contrasto alla povertà educativa, nuovi asili e sportelli di ascolto per intercettare il disagio giovanile. Deborah Visconti, sindaca di Sant’Eusanio Forconese e presidente dell’Unione Comuni Montagna Aquilana, ha messo al centro il ruolo delle reti: “Lavoriamo su progetti condivisi per bambini, ragazzi e persone fragili: il nostro capitale umano di domani.” Il presidente dei comuni del cratere Gianni Anastasio ha invitato a guardare con orgoglio al lavoro fatto: “Abbiamo superato prove enormi. Lo spopolamento riguarda tutti: possiamo invertire la rotta solo se restiamo uniti.” Dai consiglieri regionali Pierpaolo Pietrucci e Massimo Verrecchia è arrivata la proposta di legare i servizi non solo ai numeri della popolazione, ma alla funzione strategica di questi territori: “Serve un cambio di rotta vero – ha detto Pietrucci – anche con incentivi concreti come il telelavoro e sgravi per chi sceglie di restare.” La presidente di Leonardo Società Cooperativa Sociale, Karin Sorgi, ha portato l’esempio del nido di Navelli: “Accogliamo bambini di tutto il circondario: senza servizi educativi, non c’è futuro.” Infine, i rappresentanti degli uffici per la ricostruzione, Raffaello Fico (USRC) e Salvatore Provenzano (USRA), hanno ribadito l’impegno a mettere le risorse a servizio di progetti sociali: “La ricostruzione materiale è quasi conclusa, ora serve investire sul tessuto sociale. È la sfida più grande e la più bella da vincere.”