
“Assurdo parlare di contrasto allo spopolamento e poi dimenticarsi di inserire in bilancio i fondi necessari a coprire l’unica azione prevista”, tuona il consigliere Antonio Di Marco, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio, che denuncia la mancata copertura finanziaria per le misure destinate alle aree interne dell’Abruzzo. La questione è emersa nell’ultima seduta del Comitato per la Legislazione del Consiglio regionale, in cui l’assessore Roberto Sant’Angelo, interpellato telefonicamente dalla presidente Carla Mannetti, ha ammesso l’assenza delle coperture necessarie per erogare i 2.500 euro di contributo ai cittadini interessati a trasferirsi nei Comuni delle aree interne, come previsto dalla legge regionale. Di Marco denuncia una grave contraddizione nell’operato della giunta Marsilio: “Si è fatta campagna elettorale sulla lotta allo spopolamento, ma senza una strategia concreta e senza stanziare i fondi necessari. Ora, chi l’anno scorso ha scelto di vivere in Abruzzo in base a queste promesse, si ritrova senza sostegno”. Secondo i dati ufficiali, la legge regionale 32/2021 non ha prodotto risultati significativi nel frenare lo spopolamento. Il trend mostra un preoccupante tasso di uscita dell’8,3% della popolazione abruzzese (-14.300 abitanti), a fronte di un esiguo 0,47% di nuovi ingressi, incentivati dalla misura prevista dalla normativa. Di Marco sottolinea l’assurdità della situazione: “Cosa diremo alle persone che hanno scelto di trasferirsi qui attratte dai pur modesti incentivi? ‘Apprezziamo la vostra scelta, ma chi governa si è dimenticato di mettere i soldi in bilancio’?”. E aggiunge: “È evidente che per questa maggioranza il passaggio dalle parole ai fatti sia una sfida insormontabile”. Non è solo il contributo per i nuovi residenti a essere a rischio. La stessa legge regionale 32/2021 prevede un altro incentivo, un contributo di 2.500 euro per ogni nuovo nato nelle aree interne. Tuttavia, sebbene il bando sia attivo fino al 30 giugno 2025 (consultabile qui), i fondi non sono ancora stati erogati ai nati dopo giugno 2024. Di Marco ironizza sulla situazione: “I neonati delle aree montane stanno ancora aspettando il ‘benvenuto’ dalla Regione, perché i fondi non arrivano insieme alla cicogna”. Inoltre, vi è una problematica di trasparenza: il sito della FIRA rimanda a una pagina inesistente per verificare quali siano i 176 Comuni ricompresi nel provvedimento (link non funzionante). Di fronte a questa impasse, il consigliere Antonio Di Marco ha annunciato la presentazione di una risoluzione per impegnare il Governo regionale a trovare immediatamente le coperture necessarie. “Non possiamo permettere che le aree interne siano ancora una volta dimenticate. È urgente garantire risorse certe per chi decide di investire e vivere nel nostro territorio”. La questione ora passa nelle mani della Giunta regionale: si troveranno i fondi necessari o lo spopolamento dell’Abruzzo continuerà senza freni?