
Un salto di qualità che non passa inosservato: dal 2022 al 2024 i fondi regionali per l’autismo in Abruzzo sono cresciuti da meno di 2 milioni a oltre 9,6 milioni di euro, con una previsione di 15 milioni entro il 2026. Lo ha annunciato l’assessore alla Salute Nicoletta Verì, a margine della Quinta Commissione del Consiglio regionale. Un investimento che arriva al termine di un percorso iniziato nel 2019, con il lavoro del comitato tecnico scientifico, concluso a luglio, che ha tracciato linee guida, requisiti e modelli organizzativi per i servizi dedicati ai disturbi dello spettro autistico. Le novità riguardano quattro punti chiave:
- più posti nei nuclei residenziali per adulti, per favorire anche il rientro dei pazienti assistiti fuori regione;
- integrazione socio-sanitaria, con servizi che affianchino cure e supporto sociale;
- abbattimento delle liste d’attesa e rafforzamento della rete pubblica ambulatoriale;
- percorsi dedicati ai pazienti non collaboranti, che richiedono cure speciali e in sicurezza, anche in odontoiatria e in medicina preventiva.
“Fino a pochi anni fa – ha ricordato Verì – mancava una cornice chiara e ogni Asl si muoveva da sola, creando confusione e contenziosi. Era necessario un riordino generale: ora siamo alla fine di questo percorso e già nei prossimi mesi i cittadini vedranno i primi effetti concreti”.









