
L’Aquila — Se da una parte c’è soddisfazione per i finanziamenti assegnati, dall’altra non mancano le perplessità sulla gestione del bando per la Rigenerazione Urbana Abruzzo 2021–2027. A sollevarle è Angelo Radica, presidente di ALI Abruzzo – Autonomie Locali Italiane, che riconosce il valore degli interventi ma denuncia il permanere di “dubbi e rischi di discrezionalità” nelle procedure di selezione. “Oltre cento progetti di Comuni abruzzesi hanno ottenuto finanziamenti e ci congratuliamo con i sindaci per questo risultato – ha dichiarato Radica – ma i rilievi sulla trasparenza delle scelte, già segnalati nelle scorse settimane, purtroppo non sono stati superati.” Il presidente di ALI sottolinea come il tema fosse già emerso in passato, ricordando la vicenda dell’avviso pubblico ritirato e ripubblicato relativo alla legge del 30 dicembre 2018. “Non vogliamo mettere in discussione il merito dei progetti finanziati – precisa Radica – ma riteniamo che la procedura non abbia pienamente garantito l’imparzialità necessaria. Ed è un vero peccato, perché il bando si rivolgeva soprattutto ai comuni di piccole e medie dimensioni, spesso situati nelle aree interne, dove queste risorse rappresentano un sostegno fondamentale per la vita stessa delle comunità.” Per ALI Abruzzo, l’obiettivo di misure come la rigenerazione urbana dovrebbe essere quello di promuovere equità, trasparenza e pari opportunità di accesso, in particolare per quei territori che ogni giorno combattono contro spopolamento e mancanza di servizi. “Proprio perché questi fondi sono vitali per i nostri paesi – conclude Radica – sarebbe stato doveroso eliminare ogni minima forma di discrezionalità nelle decisioni. Solo così si può restituire fiducia piena alle istituzioni e ai cittadini.”









