
Sala consiliare gremita ieri a Bussi per l’incontro pubblico “Bonifiche e rilancio economico, risanamento e opportunità di sviluppo”, promosso dal consigliere regionale Antonio Di Marco (PD), vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio del Consiglio regionale. Al centro del confronto, il futuro del sito inquinato di interesse nazionale (SIN) e la richiesta di risarcimenti concreti per il territorio da parte di Edison, azienda individuata come responsabile dell’inquinamento. Presenti all’incontro, tra gli altri, i segretari regionale e provinciale del PD Daniele Marinelli e Carmen Ranalli, il capogruppo regionale Silvio Paolucci, i consiglieri Sandro Mariani e Pierpaolo Pietrucci, l’onorevole Luciano D’Alfonso, e rappresentanti istituzionali locali. Durante il suo intervento, Di Marco ha ribadito che “la reindustrializzazione non può essere annunciata con semplici dichiarazioni d’intenti, ma richiede atti formali, tempi certi e progetti concreti”. Il riferimento è alla nota diffusa da Edison il giorno successivo alla manifestazione promossa dallo stesso Di Marco, con cui l’azienda esprimeva la volontà di contribuire alla rinascita del sito. “La comunità di Bussi – ha affermato il consigliere – attende da anni ristori mai arrivati. Non possiamo accontentarci di promesse, specialmente in campagna elettorale. È ora che Edison formalizzi impegni veri, che siano all’altezza del danno ambientale e sociale prodotto”.


- Verificare i tempi della bonifica avviata da Edison e valutare come la Regione possa rafforzare il supporto alla comunità.
- Conoscere e discutere il piano di reindustrializzazione della Regione per riportare sviluppo sostenibile e lavoro sul territorio.
- Chiarire con RFI e Regione le conseguenze del taglio delle stazioni ferroviarie (tra cui Bussi, Piano d’Orta, Tocco) sulla fruibilità industriale dell’area.
- Rivendicare il risarcimento economico che Edison avrebbe dovuto riconoscere, ma che – ha ricordato Di Marco – è stato limitato a una transazione da 3 milioni di euro destinata esclusivamente alla costruzione del liceo Marconi di Pescara. “Una decisione presa senza aprire un bando pubblico, come previsto dalla legge sulle sponsorizzazioni, lasciando il territorio senza alcun ristoro diretto”, ha sottolineato.
Il consigliere ha ricordato che fu proprio lui, in qualità di presidente della Provincia di Pescara, a firmare l’ordinanza che riconosceva Edison il soggetto inquinatore. “La storia amministrativa e giuridica della discarica non si cancella. E oggi, Bussi e tutti i Comuni lungo l’asta del fiume Tirino, esposti all’inquinamento per anni, devono ottenere un equo risarcimento”. Infine, Di Marco ha annunciato un’azione coordinata tra comuni, forze politiche e consiglieri regionali, per pretendere trasparenza, impegni scritti e interventi reali: “Le nostre comunità non possono essere più prese in giro. Il tempo delle parole è finito”.