
Oggi, nella mattinata del 3 febbraio, la senatrice del Movimento 5 Stelle, Gabriella Di Girolamo, ha preso parte a un presidio a Sulmona, insieme a una delegazione del M5S e a numerosi sindacalisti delle segreterie nazionali di Slc CGIL, Fistel Cisl e Uilcom Uil. La manifestazione è stata organizzata in segno di protesta contro la decisione di alcune aziende di aderire alla nuova piattaforma Assocontact, sottoscritta attraverso un contratto lo scorso dicembre.
La senatrice Di Girolamo ha sottolineato come il settore dei call center stia diventando sempre più un ambito privo di regole e diritti per i lavoratori. La situazione, già critica, è peggiorata ulteriormente con la sottoscrizione del contratto collettivo Telecomunicazioni da parte di Assocontact e Cisal, che, a detta della parlamentare, “cancella le tutele acquisite nel corso di anni di battaglie sindacali”. L’obiettivo, secondo Di Girolamo, è chiaramente quello di “mortificare il lavoro degli operatori e comprimere i costi del comparto, a discapito della qualità e della dignità del lavoro stesso.”
In particolare, la senatrice ha messo in evidenza le drammatiche condizioni salariali e occupazionali, con oltre 6.000 dipendenti a rischio, a cui si aggiungono numerosi lavoratori con contratti di collaborazione. La retribuzione media di 6,50 euro all’ora, definita “insostenibile” in relazione all’attuale livello di inflazione, aggrava ulteriormente il senso di precarietà che caratterizza il settore. Le problematiche interessano in particolare le regioni dell’Abruzzo, con i call center di Sulmona, Avezzano, L’Aquila, Pescara e Chieti, che si trovano al centro di questo allarme.
Il Movimento 5 Stelle, da tempo impegnato nella denuncia di una situazione ormai insostenibile per i lavoratori del settore, ha espresso la sua vicinanza agli operatori. Di Girolamo ha richiesto interventi concreti da parte del governo e delle parti coinvolte, chiedendo l’istituzione di un tavolo di crisi e l’approvazione del disegno di legge proposto dal deputato Mario Turco, primo firmatario della proposta che mira a riorganizzare il settore mettendo al centro i diritti e le tutele dei lavoratori.
“Il governo non può restare in silenzio di fronte a questo grido di allarme che arriva dall’Abruzzo. È urgente una risposta concreta per garantire diritti, dignità e condizioni di lavoro adeguate per i lavoratori dei call center,” ha dichiarato Di Girolamo.
Con questa iniziativa, il Movimento 5 Stelle rinnova l’appello affinché il Parlamento prenda posizione e avvii una vera e propria riforma del settore, a tutela dei lavoratori più vulnerabili e per garantire un futuro più stabile e giusto a chi opera nel comparto.