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“I lavoratori che operano per l’Inps nei call center distribuiti in tutta Italia (a L’Aquila con oltre 500 operatori), vanno internalizzati. I tempi stringono e sussiste il rischio di non rispettare una norma approvata dal parlamento con il D.L 3 settembre 2019 n. 101 che all’art. 5-bis prevede l’internalizzazione del contact center multicanale dell’INPS. In questo quadro, va superato l’assurdo corto circuito con il ministero della Funzione Pubblica di Renato Bunetta, il quale, di fatto, ha bloccato l’approvazione del mio emendamento al decreto Pnrr finalizzato a semplificare questo processo già definito nella legge”. Lo dichiara la deputata dem Stefania Pezzopane, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera.
“L’emendamento – prosegue l’esponente Pd – stabiliva l’assunzione in via prioritaria, come è ovvio che sia, di questi lavoratori. Il combinato disposto delle due norme che regolano la materia definisce l’intento del legislatore. Il mio emendamento, presentato al decreto Semplificazioni, intendeva semplificare e accelerare il percorso già tracciato. Il ministro del Lavoro Andrea Orlando aveva espresso parere positivo, tuttavia, il parere del ministro Brunetta, che avalla il sistema della selezione pubblica, è stato negativo. La prova selettiva, crea un evidente contrasto con l’applicazione della clausola sociale prevista dall’art. 1, comma 10, della legge 11/2016 (Clausola sociale call center). Per cui il paradosso è che se i lavoratori passano per cambio di committente da soggetto privato ad altro privato, vengono tutti riassunti, se al privato subentra, come prevede la norma, una società in-house, espressamente prevista da una norma per questo scopo, i lavoratori perdono il diritto alla assunzione diretta”. 
“Mi batto per questi lavoratori – conclude Pezzopane – da 20 anni. Mi sono battuta per l’approvazione della clausola sociale nel 2016 e per la norma approvata nella legge di bilancio del governo Conte 2. Il sito dell’Aquila, ex Trascom, dal 2010 opera per l’Inps, con competenza ed altissima professionalità. Di tutto questo abbiamo discusso in commissione Lavoro alla Camera dove sono intervenuti i rappresentanti di SLC-CGIL, FISTel-CISL, UILCOM-UIL e UGL-Telecomunicazioni per discutere sugli effetti occupazionali dell’internalizzazione del servizio di contact center dell’INPS.  Si è ribadito l’obiettivo della internalizzazione e la necessità che Inps e governo, ministero del Lavoro e ministero della Funzione Pubblica,  chiudano l’operazione nei tempi previsti dalla norma, garantendo ai lavoratori che operano nei call center per l’Inps una stabilizzazione rapida. Ho presentato un apposito ordine del giorno nel Decreto Pnrr finalizzato a sollecitare il buon esito dell’operazione”.

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