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Ad Avezzano è presente da anni il Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza a ciclo unitario quinquennale dell’Università degli Studi di Teramo. Chiedo al Ministro della Giustizia, Marta Cartabia, ed ai Senatori abruzzesi di salvare i Tribunali cosiddetti minori, specialmente quelli che operano in centri dove c’è una sede di Giurisprudenza e dove la geografia giudiziaria li ritenga necessari per la strategia dell’Amministrazione della Giustizia. D’altra parte le popolazioni locali li vogliono, anche e soprattutto perché hanno servito i cittadini in modo encomiabile. La Convenzione del 13 dicembre 2012 tra la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Teramo e il Tribunale di Avezzano, rinnovata anche nell’anno accademico 2020 / 2021, consente agli studenti di effettuare un tirocinio presso il Tribunale stesso, finalizzato al conseguimento di crediti formativi universitari. Consolidare la presenza della sede distaccata di Giurisprudenza deve essere un’altra priorità, per evitare il declino culturale, sociale ed economico del territorio marsicano. Il sogno del Dott. Gianni Di Pangrazio (Attualmente sospeso dalla carica di Sindaco di Avezzano) è sempre stato quello di realizzare un Campus universitario all’interno del Parco Torlonia. E’ necessario riprendere quel progetto e utilizzare i fondi del Masterplan. Occorre ricordare che il Tribunale di Avezzano è ritenuto dagli esperti di statistiche uno dei più efficienti d’Italia, senza nulla togliere al pregio degli altri dell’Abruzzo. Si provi a immaginare cosa sarebbe Avezzano e la Marsica senza il Tribunale e senza la sede distaccata di Giurisprudenza. Si pensi pure a cosa sarebbero Sulmona, Vasto e Lanciano senza tali presìdi. In passato, l’ex Segretario del PD di Avezzano, Ing. Giovanni Ceglie, e l’ex Presidente del Consiglio Regionale, Arch. Giuseppe Di Pangrazio, si sono dati da fare per la salvaguardia dei Tribunali minori. Ricordo, infine, che anche il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita ad Avezzano, poco tempo fa richiamava la necessità di un impegno di tutti affinché la Marsica e le altre zone interne non si spopolassero, come di fatto è avvenuto e sta avvenendo. La politica dei tagli ai servizi è stata negativa per il mondo del lavoro e per tutta l’economia abruzzese. Si pensi ai tagli fatti in passato alla sanità, ai trasporti e alla scuola. La lezione della pandemia sembra non aver scosso abbastanza. Vogliamo tagliare ancora servizi fondamentali per continuare di riflesso a sentire inutili lamentele di cittadini dopo? Guardiamo avanti; facciamo prevenzione; siamo lungimiranti per entrare di diritto nel mondo della modernità.

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