

Celano (L’Aquila) – Era l’agosto del 2024 quando il sindaco Santilli annunciava l’avvio dei lavori di riqualificazione del Palasport di Celano. Interventi che avrebbero garantito alla città di avere una struttura completamente rinnovata e ristrutturata nelle parti che ormai non erano più adeguate alle necessità degli utenti.
Ora, la chiusura improvvisa del palazzetto dello sport e lo stop forzato alle attività della piscina e della palestra comunale sollevano forti preoccupazioni tra cittadini e rappresentanti politici. A denunciare la situazione sono il segretario del Partito Democratico di Celano, Ermanno Natalini, e i consiglieri comunali Angela Marcanio e Calvino Cotturone.
“Si tratta di un fatto grave – dichiarano –. Mentre la giunta si autocelebra, i problemi reali vengono ignorati o mascherati con soluzioni di facciata, utili solo alla propaganda. A settembre erano stati annunciati i lavori come ‘conclusi’, ma oggi ci ritroviamo con una piscina svuotata in fretta e impianti sportivi chiusi, senza alcuna data certa per la riapertura.”
“La Cittadella dello Sport? Un progetto mai realizzato”
Nel mirino del Pd celanese ci sono anche il sindaco Santilli e l’assessore Fidanza, accusati di non aver costruito nulla di nuovo in questi anni e, anzi, di aver lasciato degradare le strutture esistenti: dal palazzetto ai campi da calcio e da tennis, fino alla piscina comunale.
“La tanto decantata Cittadella dello Sport non esiste o presenta evidenti inefficienze – proseguono –. Le strutture che un tempo erano motivo di orgoglio per la nostra città oggi sono chiuse o in condizioni critiche.”
Costi elevati e responsabilità politiche
Natalini, Marcanio e Cotturone sostengono di avere informazioni dettagliate sullo stato dell’impianto e accusano l’amministrazione di aver rimandato troppo a lungo decisioni fondamentali.
“Ora si dovrà mettere mano a una messa in sicurezza che sarà molto costosa, e che andrà a pesare ancora una volta sulle finanze pubbliche. È inaccettabile che, dopo i lavori annunciati e i fondi pubblici già spesi, ci ritroviamo in questa situazione.”
Terremoto e chiusura: “Serve chiarezza”
Nel dibattito si inserisce anche un interrogativo sollevato dagli articoli di stampa locali: la chiusura sarebbe stata decisa dopo una scossa di terremoto di magnitudo 2. Ma davvero un evento così lieve avrebbe potuto causare danni tali da giustificare lo svuotamento della piscina?
“Se fosse così – dichiarano – allora è urgente estendere verifiche strutturali a tutti gli edifici pubblici del territorio. L’amministrazione deve chiarire subito. Il palazzetto è un bene prezioso per la comunità, un punto di riferimento per famiglie e sportivi. Vogliamo soluzioni concrete, non silenzi.” Nel frattempo, ricordano, i lavori di riqualificazione erano stati avviati ad agosto scorso, dopo la chiusura della stagione sportiva 2023/2024. Ma a oggi, i risultati non sembrano all’altezza delle promesse.