
Il sindacato offre supporto legale gratuito agli attivisti e ribadisce il valore del dissenso pacifico in democrazia
L’Aquila – La CGIL provinciale dell’Aquila esprime piena solidarietà agli attivisti e alle attiviste del Comitato NO SNAM, coinvolti in una denuncia alla Procura della Repubblica per aver preso parte a un presidio pacifico nei pressi del cantiere della centrale di compressione di Case Pente, a Sulmona, lo scorso 17 aprile. Secondo quanto riportato, sei membri del comitato avrebbero violato le disposizioni del Questore dell’Aquila, Fabrizio Mancini, che vietavano l’accesso all’area, incorrendo così nel rischio di una pena fino a un anno di reclusione in base all’articolo 18 delle leggi di pubblica sicurezza del 1931. “La partecipazione degli attivisti – sottolinea il segretario provinciale della CGIL, Francesco Marrelli – si è svolta in forma del tutto non violenta, come atto di obbedienza civile, nel pieno rispetto dei valori costituzionali.” Per questo motivo, la CGIL ha annunciato che garantirà assistenza legale gratuita agli attivisti coinvolti, grazie alla disponibilità degli avvocati Carlo Benedetti, Mauro Calore ed Enrico Tedeschi. Il sindacato ribadisce inoltre l’importanza del diritto al dissenso come pilastro di ogni ordinamento democratico. “Manifestare pacificamente – afferma Marrelli – è un diritto fondamentale, soprattutto quando si esprimono preoccupazioni legittime su opere come quella in corso a Sulmona, che presenta numerose criticità ambientali e impatta su un territorio fragile, già colpito da spopolamento e sismicità.” La CGIL rinnova il proprio sostegno a chi si impegna, con mezzi pacifici, per la tutela dei beni comuni, nel pieno rispetto dei principi sanciti dalla Costituzione.