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SULMONA – “Richiamiamo il Sindaco e il Presidente D’Alfonso all’impegno assunto nel mese di Settembre 2016 di ridiscutere la sanitaÌ€ nel centro Abruzzo. Gli altri territori vanno avanti: perché il nostro arretra?”. Se lo chiede il capogruppo di Forza Italia Elisabetta Bianchi che riaccende i riflettori sulla riorganizzazione del sistema sanitario che vede l’ospedale di Sulmona classificato come presidio di base mentre a Chieti e Pescara si va verso la costruzione di una dea di secondo livello. “La Regione può derogare ai bacini di utenza indicati dal decreto Lorenzin per le strutture ospedaliere”. Ne è convinta Elisabetta Bianchi capogruppo consiliare di Forza Italia. “La decisione della Giunta Regionale” spiega ” di istituire un tavolo per lo studio di fattibilità di un ulteriore presidio ospedaliero di II livello L’Aquila -Teramo all’indomani della divulgazione della notizia che l’ospedale abruzzese di II livello in Abruzzo sarebbe stato quello di Chieti – Pescara ha il sapore politico di un tentativo di recuperare consensi in campagna elettorale. Sotto l’aspetto tecnico, invece, non eÌ€ altro che la dimostrazione che la regione Abruzzo può derogare ai bacini di utenza indicati dal Decreto Lorenzin, come peraltro” aggiunge ” ha dimostrato di fare con altri ospedali abruzzesi sicuramente più tutelati del nostro che peraltro eÌ€ a servizio di un’area interna disagiata per il clima, per il rischio sismico, per la qualità dei collegamenti viari e dei servizi pubblici. Continueremo a sollecitare la politica regionale e comunale affinché all’ospedale di Sulmona possa essere restituita la dignità che merita: eÌ€ infatti sconvolgente che i primi oppositori di una migliore e più funzionale qualificazione del nostro Ospedale come I livello si trovino proprio in cittaÌ€, a Palazzo San Francesco.

Andrea D’Aurelio

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