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SULMONA – Non cessa l’occupazione dell’Aula Consiliare di Palazzo San Francesco. I lavoratori delle cooperative vanno avanti con la loro protesta, incominciata da giovedì sera. Si accende nel frattempo il dibattito politico con l’ex Presidente del Consiglio Comunale Franco Casciani che sollecita i neo eletti vertici del Pd cittadino, Sergio Dante e Roberta Salvati, a prendere una posizione a sostegno dei lavoratori. “Questo non può e non deve essere” afferma Casciani “il momento dell’indecisione, del silenzio o peggio della latitanza. L’abnegazione al lavoro di questi concittadini non può essere cancellato con un semplice colpo di spugna”. E’ proprio il Pd ad uscire allo scoperto con il giovane segretario Sergio Dante che auspica un confronto costruttivo all’interno del partito proprio su questa tematica prima- dice- di inviare note a mezzo stampa. “Non abbiamo mai scelto e mai sceglieremo la linea del silenzio su questioni di tale importanza morale ed etica, infatti ci dichiariamo disponibili ad un eventuale confronto costruttivo con il sindaco e con tutte le forze territoriali per una soluzione condivisa all’interno del perimetro della legge”- fa sapere Dante. A puntare il dito alla maggioranza ci pensa Domenico Capaldo di Sinistra Italiana. “Gravi le responsabilità politiche che si è assunta la Giunta Casini, perché non si tratta di questioni “tecniche” come afferma il Sindaco ma di una strategia chiara che si va delineando sempre più e che tende, evidentemente per “scelta politica” ad un chiaro “Spoil System” lavorativo per i servizi esternalizzati. I servizi sono bloccati con gravi ricadute su Imprese edili e dipendenti” aggiunge “e cittadini, all’Ufficio Sisma di Fossa sono bloccate 71 pratiche e diversi milioni di euro perché mancano le Rendicontazioni del Comune di Sulmona. Insomma una paralisi che va a sommarsi alla già grave situazione della macchina amministrativa per via delle indagini sui cosiddetti “furbetti del cartellino”- rimarca. La protesta intanto continua.

Andrea D’Aurelio

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