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L’AQUILA –Oggi si è riunito il Consiglio Regionale il quale ha approvato la legge “Disposizioni in materia di assunzione di personale nelle aziende e negli enti del servizio sanitario regionale”, in sostanza una misura per la stabilizzazione centinaia di precari nelle quattro azienda sanitarie abruzzesi.

E mentre l’assessore Verì si dice soddisfatta, Paolucci afferma che il centrodestra dice no alla stabilizzazione dei precari della sanità”.

Per la Verì, “il riconoscimento dell’anzianità di servizio del personale precario delle Asl abruzzesi attraverso l’attribuzione di un punteggio per il lavoro prestato negli ospedali pubblici ora sarà possibile grazie ad una specifica legge regionale approvata oggi dal Consiglio regionale. Era importante fissare in una legge regionale il principio secondo cui il personale esternalizzato che non ha un rapporto diretto con la Pubblica amministrazione ma ha lavorato presso le Asl garantendo assistenza diretta o indiretta ai pazienti, potesse vedersi riconosciuto in termini di punteggio il servizio prestato, nell’ambito delle procedure concorsuali che le Asl bandiranno o che hanno già avviato”.

Per Paolucci, invece, “il centrodestra non si smuove sulle stabilizzazioni dei precari della sanità, che avevamo richiesto con un disegno di legge che applicava la legge Madia e che invece è uscito stravolto dall’esame in aula, producendo una norma che scontenta centinaia di lavoratori delle cooperative sanitarie e permette solo la valutazione di punteggi per l’esperienza maturata, possibilità già vigente”.

Sempre nella seduta odierna, il Consigliere regionale M5S Francesco Taglieri porta all’attenzione del centrodestra  l’annoso problema della lungaggine delle liste d’attesa nel sistema sanitario regionale. I vertici dell’Azienda sanitaria si sono affrettati a sbloccare solamente l’attività in intramoenia, intervenendo immediatamente per le visite a pagamento, mentre chi non ha la possibilità di pagare per usufruire del servizio sanitario regionale si trova costretto ad aspettare ancora e ancora, senza avere alcuna certezza sulle tempistiche. Me l’assessore Verì pare abbia fatto “orecchie da mercante” evitando di fornire risposte sufficienti all’argomento. “La verità è che ancora oggi abbiamo pazienti ai quali non viene neanche fissato un appuntamento per le visite a causa della mancanza di spazi in calendario, mentre i più ‘fortunati’ devono comunque aspettare mesi per poter usufruire della prestazione di cui hanno bisogno. Mi aspetto che anche se le risposte sono state inconsistenti, le azioni di questa giunta inizino a portare qualche risultato perché quello della salute è un diritto di tutti e deve essere garantito”, conclude Taglieri.

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