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Si è aperta ufficialmente la crisi di maggioranza, l’ennesima, al Comune dell’Aquila.

Tutto è scoppiato quando  il capogruppo del Carroccio Francesco De Santis il 14 luglio scorso in sede di consiglio comunale, attacca duramente l’attuale amministrazione definendola di un “immobilismo vergognoso”

Una crisi che si trascina da tempo, già quando a fine anno la Lega non aveva votato il bilancio di previsione e il documento programmatico. Ma allora Biondi non reagì per salvare il salvabile.  E neanche la Lega andò a fondo.

Ma ora tutti i nodi son venuti al pettine ed è stata inevitabile la crepa che si è creata e che influirà anche a livello regionale. Biondi avrebbe incontrato a Roma Giorgia Meloni che ha assecondato la decisione del sindaco dell’Aquila, condivisa, evidentemente, con il governatore di Regione Abruzzo Marco Marsilio. Non è un mistero che Meloni stia lanciando la sua leadership nazionale a partire dalle regioni del centro sud e l’Abruzzo, per i fratelli d’italia, è il primo vero banco di prova.

Ma anche nel Carroccio pare si stia aprendo una crepa, avendo mal digerito le reazioni di De Santis. Se la crisi all’Aquila non dovesse rientrare, ciò avrebbe ripercussioni immediate a Chieti ed Avezzano dove il Carroccio sta facendo fatica a raccogliere la coalizione unita intorno ai suoi candidati a sindaco.

In questo quadro, il fatto che Fratelli d’Italia – “a tutti i livelli”, come ha ribadito Biondi – abbia avallato la decisione del sindaco di ritirare le deleghe agli assessori del Carroccio, significa che si è fatta una valutazione sulle possibili ripercussioni della crisi, che arriverebbero fino all’Emiciclo, e che i meloniani non sono preoccupati che la Lega possa staccare la spina alla giunta Marsilio.

E adesso, dopo il ritiro delle deleghe, ancora saldamente al loro posto, tutti ad aspettare la mossa di Biondi quando in realtà lo scioglimento dei nodi lo ha D’Eramo, lo stesso coordinatore regionale che scrive “Per il momento La Lega non rilascia dichiarazioni”. Ma anche questa è un’ammissione che pesa più di un macigno per questa coalizione!.

“Era già tutto previsto” – dicono fonti interne al Carroccio, ma una cosa è certa, la Lega non farà mezzo passo indietro soprattutto perché Biondi ha chiesto la testa dell’assessore Daniele Ferella, navigato ed esperto, e del capogruppo del Carroccio, Francesco De Santis.

Aspettiamo le prossime mosse!

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