
“Dall’America è arrivata la sveglia per il governo Meloni e il ministro Urso. Ora bisogna agire in modo deciso per tutelare i lavoratori e salvare gli stabilimenti italiani della Marelli”. Lo afferma la senatrice Gabriella Di Girolamo, esponente del Movimento 5 Stelle, commentando la crisi che ha coinvolto il gruppo industriale, dopo l’avvio della procedura di ristrutturazione del debito negli Stati Uniti, attraverso il cosiddetto “Chapter 11”. Secondo la parlamentare, il tavolo ministeriale che si è svolto nelle scorse ore presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha avuto almeno il merito di certificare l’urgenza della situazione, “che da anni avrebbe meritato più attenzione e interventi mirati”. Particolarmente delicata, evidenzia Di Girolamo, è la situazione degli stabilimenti di Sulmona, Caivano e Melfi, dove il ricorso massiccio alla cassa integrazione e la dipendenza quasi totale da Stellantis rendono il quadro preoccupante. “L’eventuale attivazione della Golden Power da parte del governo non sarà sufficiente – avverte la senatrice –. È necessario agire in maniera concreta per garantire nuove commesse, il mantenimento delle attuali produzioni e la piena occupazione nei siti industriali coinvolti”. Nel mirino della senatrice pentastellata anche la lentezza delle istituzioni: “Solo adesso il governo sembra essersi reso conto della portata della crisi. Ma non basta prenderne atto. Serve un piano industriale serio, con il coinvolgimento di un nuovo soggetto industriale che possa rilevare Marelli e garantire la continuità produttiva e occupazionale”. Un appello finale arriva a nome dei lavoratori: “Il destino di centinaia di famiglie è legato al futuro della Marelli. Ci auguriamo che, ora che si sono svegliati, siano anche pienamente coscienti della posta in gioco”.