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Dispiace constatare che l’urgenza su questioni riguardanti le autostrade A24 e A25 che ho ripetutamente posto, da ultimo con una interrogazione in Senato, siano state confermate da un tragico evento che avrebbe potuto avere conseguenze anche in termini di vite umane.

La frana che ha interrotto l’autostrada all’altezza di Roviano, con inevitabili disagi per chi si muove tra l’Abruzzo e la Capitale per motivi di lavoro, di studio o di turismo, dimostra quanto sia urgente intervenire. A partire dall’aggiornamento del piano economico finanziario del concessionario Strada dei Parchi, scaduto ormai dal 2013, sul quale attendiamo ancora gli esiti del lavoro intrapreso dal commissario ad acta Sergio Fiorentino, nominato nell’aprile del 2020. Su questo punto, non sono più giustificabili ulteriori ritardi.

Anche il tempo perso tra la scadenza del precedente commissario per la messa in sicurezza delle autostrade abruzzesi, Maurizio Gentile, e la nomina di quello nuovo, Marco Corsini, si poteva evitare. Ricordo che le risorse economiche per gli interventi per rendere più sicura l’infrastruttura sono già stanziate. Per questo è ancora più assurdo perdersi in pastoie burocratiche e periodi di inerzia.

Con Pasqua alle porte, l’Abruzzo non può permettersi interruzioni che rischiano di dirottare altrove turisti e visitatori. Il tratto interessato dalla frana deve essere immediatamente ripristinato in entrambe le direzioni. Anche per permettere i collegamenti di trasporto pubblico su gomma utilizzati quotidianamente dai pendolari. Contemporaneamente, occorre realizzare con urgenza gli interventi strutturali di messa in sicurezza già previsti e finanziati.

Alla luce di questo ultimo evento mi auguro che il Governo voglia rispondere con sollecitudine e concretezza alla mia interrogazione, già depositata due settimane fa, su A24 e A25.

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