

Nei prossimi giorni presenterò un’interrogazione parlamentare rivolta al Ministro delle Imprese e del Made in Italy e al Ministro del Lavoro, per porre all’attenzione del Governo e del Parlamento la situazione dello stabilimento Marelli di Sulmona. La mia iniziativa nasce dopo l’incontro dell’8 maggio scorso presso l’Assessorato alle Attività Produttive della Regione Abruzzo, durante il quale i rappresentanti sindacali di FIM, FIOM e UILM hanno espresso forte preoccupazione per il futuro del sito produttivo. È emersa chiaramente l’assenza di una strategia industriale, con il progressivo svuotamento delle lavorazioni e un’incertezza crescente per lavoratori e territorio. Con l’interrogazione chiederò al Governo di chiarire le intenzioni dell’azienda rispetto allo stabilimento di Sulmona, di mettere in campo misure concrete per tutelare i posti di lavoro e di attivare con urgenza un tavolo di crisi industriale nazionale. È fondamentale che a questo tavolo partecipino Marelli, i sindacati, la Regione Abruzzo e i ministeri competenti. Serve un confronto serio, coordinato e costruttivo per affrontare la vertenza in modo strutturale e trovare soluzioni che garantiscano continuità produttiva e occupazionale. Lo stabilimento Marelli rappresenta un presidio industriale strategico per le aree interne d’Abruzzo. La sua crisi rischia di accelerare una desertificazione industriale che colpisce l’economia locale e la dignità di centinaia di famiglie. Il Governo ha il dovere di intervenire ora, prima che la situazione diventi irreversibile. Seguirò questa vicenda con determinazione, insieme ai lavoratori e alle loro rappresentanze, affinché Sulmona non venga lasciata sola.