Un emendamento da 8 milioni di euro per riportare in vita le Terme di Caramanico e rilanciare tutto il patrimonio termale abruzzese. È questa la proposta che il consigliere regionale del PD Antonio Di Marco ha presentato nel bilancio regionale, ribadendo il suo impegno concreto per il futuro dello storico complesso termale.
“Per il rilancio delle Terme di Caramanico non servono parole, ma fatti. Per questo ho inserito in bilancio un emendamento da 8 milioni di euro per ridare vita a tutto il complesso termale – ha dichiarato Di Marco –. Come annunciato il 21 dicembre a Caramanico, davanti alle istituzioni locali, al Parco e alla vicepresidente del Parlamento Europeo, Pina Picierno, è il momento di passare all’azione. In aula si vedrà se il Governo regionale vorrà finalmente sostenere una proposta concreta o continuerà a ignorare un problema che colpisce un intero territorio”.
Negli ultimi anni, le Terme di Caramanico hanno vissuto un progressivo declino, segnato da ripetute aste deserte e dalla mancanza di interventi decisivi. Questo complesso, un tempo fulcro di turismo e occupazione per la regione, attirava centinaia di migliaia di visitatori ogni anno, sostenendo un importante indotto turistico e alberghiero.
“La Regione – ha sottolineato Di Marco – ha solo ventilato la possibilità di un salvataggio, ma non ha mai tradotto le promesse in azioni. Non si può governare un territorio lasciandolo privo di risposte concrete. La morte delle terme non è accettabile. Per questo, insieme alle istituzioni locali, agli operatori turistici e al Parco della Maiella, ho lavorato a un progetto di rinascita che ha trovato anche il pieno sostegno della vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno”.
L’emendamento prevede una cifra sufficiente per avviare un piano di rilancio, che comprende:
- Lo sfruttamento delle sorgenti termali “La Salute” e “Santa Croce Pisciarello”;
- L’acquisto dei beni mobili e immobili legati al complesso termale;
- Il recupero del marchio “Terme di Caramanico – La Salute dal 1576”;
- La valorizzazione dell’area protetta della Valle dell’Orfento, nel Parco della Maiella, che ha già dato piena disponibilità a collaborare alla rinascita.
Secondo Di Marco, l’approvazione dell’emendamento segnerebbe l’inizio di un nuovo percorso, da costruire insieme ai Comuni di Caramanico Terme e del comprensorio termale, oltre al Parco della Maiella. “Questo intervento rappresenta un’opportunità imperdibile per il rilancio di un patrimonio unico, che merita di tornare a essere un motore di sviluppo per l’intero territorio”.
“Rimandare al mittente questa proposta sarebbe l’ennesimo schiaffo al territorio e alle sue comunità – ha concluso Di Marco –. Mi auguro che la Regione comprenda l’urgenza e la portata di questa iniziativa, dimostrando finalmente di voler agire per il bene dell’Abruzzo”.
L’attesa ora è tutta per la seduta decisiva sul bilancio regionale, che potrebbe rappresentare un punto di svolta per il futuro delle Terme di Caramanico e di un’intera area storica e naturalistica dell’Abruzzo.