
Cgil e Carrozzine Determinate: “Un traguardo storico per l’Abruzzo”
“Un traguardo storico per l’Abruzzo“. Con queste parole Carmine Ranieri, segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, e Claudio Ferrante, responsabile regionale dell’Ufficio politiche per la disabilità della Cgil, annunciano un importante risultato: l’incremento e la stabilizzazione dei fondi per la Vita Indipendente, pari a 32 milioni di euro fino al 2028. Il via libera è arrivato nella seduta del Comitato di Sorveglianza Unico PR Abruzzo FESR – FSE Plus 2021-2027, lo scorso 18 marzo, con l’approvazione unanime della proposta di rimodulazione dei fondi europei presentata dall’assessore regionale Roberto Santangelo. “È dal 2012, anno in cui la legge sulla Vita Indipendente è stata introdotta anche grazie al contributo del sindacato e delle associazioni – ricordano Ranieri e Ferrante – che si attendeva una programmazione pluriennale e stabile. Dopo anni di proteste, mobilitazioni e persino l’incatenamento sotto la neve davanti all’assessorato, finalmente arriva una svolta concreta per garantire diritti e dignità alle persone più fragili”. Cgil e Carrozzine Determinate riconoscono il ruolo decisivo della mobilitazione sociale, ma anche l’impegno istituzionale: “Un ringraziamento va all’assessore Santangelo, che ha mantenuto gli impegni presi e ha compreso le ragioni della nostra azione. Ringraziamo anche i consiglieri regionali che hanno sostenuto la vertenza e promosso il confronto in Consiglio”. Il sindacato sottolinea l’importanza di superare un approccio meramente assistenziale, puntando invece sull’autonomia e sull’inclusione: “Dare continuità ai progetti significa garantire diritti umani, libertà di scelta e piena partecipazione alla vita della comunità”.Insieme alla misura sulla Vita Indipendente, la Cgil evidenzia anche il valore delle risorse stanziate per altri ambiti fondamentali come l’invecchiamento attivo, il rafforzamento dei centri diurni e le misure del “Dopo di noi”. “Il diritto a vivere nella comunità, come tutte e tutti, è il cuore della Vita Indipendente – concludono Ranieri e Ferrante – ed è questa la direzione verso cui deve continuare a muoversi l’Abruzzo”.