Non si ricandiderà a sindaco per la seconda volta ma si toglie qualche sassolino dalla scarpa l’ex consigliere comunale ed assessore regionale, Andrea Gerosolimo, a poche ore dalla caduta dell’amministrazione comunale. La sua reazione viene affidata ad un post su facebook, tramite il quale sottolinea che i progetti nati “contro” non hanno le gambe per camminare. “Sono stato sconfitto da Gianfranco Di Piero e dalla coalizione “liberamente Sulmona” in quella che è stata una campagna elettorale che, oltre a decretare la mia prima e unica sconfitta politica, ha profondamente segnato la mia vita e quella della mia famiglia. La violenza verbale usata contro di noi, quattro anni fa, ha minato il mio animo nell’intimo e ha cambiato il mio modo di vedere la vita, facendomi riflettere soprattutto sui risvolti negativi inevitabilmente subiti dai miei figli, ai quali ho tolto tanto. Per anni sono stato etichettato in diversi modi, “mafioso”, “bullo”, “delinquente” e altro ancora; hanno provato a mettere in piedi teoremi giudiziari contro il sottoscritto e soprattutto contro chi in quegli anni ha amministrato la cosa pubblica insieme a me. Gli amici Luigi Di Loreto e Vincenzo Margiotta , verso i quali mi sentirò eternamente riconoscente, hanno pagato un prezzo altissimo, subendo procedimenti giudiziari chiusi con la loro piena assoluzione. Ma l’immagine oramai era dilaniata, il vento della calunnia aveva spirato talmente forte che siamo stati travolti. Se non ho mollato del tutto la politica lo devo a Marianna Scoccia e agli amici veri, che nel momento più difficile mi hanno spronato e sostenuto. Solo il tempo potrà dimostrare chi siamo e la passione che abbiamo sempre impiegato con generosità nella politica. Oggi, la caduta di Gianfranco Di Piero dimostra che costruire un progetto contro o, peggio ancora , per distruggere qualcuno, non porta a nulla se non ad alimentare odio e veleno tra la gente. La cosa che più mi rammarica è che anche questa mattina, mentre si svolgeva l’ultimo consiglio comunale, c’è stato chi ha continuato a parlare di “mafia”, “Cogesa” e “posti di lavoro”. A queste persone dico che non ha senso alimentare ancora il vento dell’odio, del rancore e dell’invidia (soprattutto se si hanno sorelle, generi e cognati che lavorano nelle partecipate). Cari amici e avversari, oggi perde Sulmona e tutti noi sulmonesi abbiamo ricevuto una lezione”- scrive Gerosolimo, spiegando che non sarà candidato, sperando che “la prossima sia l’amministrazione di tutti i cittadini, vincitori e vinti, affinché a prevalere sia veramente l’amore per la nostra Città e non l’odio verso qualcuno”