
I lavori previsti nel traforo del Gran Sasso non partiranno a ottobre come inizialmente annunciato. La priorità, ha spiegato il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, è mettere in sicurezza il sistema idrico prima di intervenire sulla galleria. Durante una riunione della cabina di regia sull’acquifero del Gran Sasso, alla presenza delle autorità competenti e dei commissari straordinari, è emersa la complessità della gestione dovuta al doppio commissariamento, con responsabilità e tempi diversi. Marsilio ha sottolineato la necessità di un’azione unificata e coordinata, affinché le operazioni procedano senza intoppi. «La protezione dell’acqua è una responsabilità primaria – ha detto – e per questo si è scelto di procedere con cautela. Solo dopo aver garantito la captazione e la distribuzione sicura, anche tramite il lago di Campotosto, si potrà intervenire nel traforo». Intanto si continuerà a lavorare sulle strade alternative, per limitare i disagi alla viabilità. Un altro problema da risolvere riguarda la ventilazione della galleria, attualmente insufficiente per garantire il doppio senso di marcia. L’obiettivo finale è quello di avere un traforo pienamente funzionante in entrambe le direzioni, senza senso unico alternato o semafori. Ma, ribadisce Marsilio, “la sicurezza dell’acqua viene prima di tutto”.