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“Festival della città nobile ed aristocratica” è il sottotitolo della manifestazione annunciata questa mattina dallo stesso sindaco che 3 anni fa fece saltare per ragioni puramente ideologiche il Festival degli Incontri (evento ideato nell’ambito delle manifestazioni del decennale dal sisma dall’allora presidente del TSA) vantandosi davanti alla Meloni ad Atreju, kermesse di Fratelli d’Italia, di non volere all’Aquila Saviano e Zerocalcare. 

Troppi secondo Biondi i 700.000 € previsti all’epoca per un evento della durata di una settimana, insufficienti invece oggi per fare una manifestazione della stessa durata, tanto da rendere necessario uno stanziamento di ulteriori 100.000€ dal bilancio comunale. I ritardi imperdonabili sul programma, su cui Biondi aveva tuonato contro la direttrice artistica Silvia Barbagallo, non sono oggi più un problema se il festival che avrà inizio l’8 di ottobre è stato annunciato solo oggi, appena una settimana prima.

Ma la cosa che lascia increduli è il tema del PNRR attorno al quale la manifestazione si sviluppa, un confronto pensato evidentemente dalla macchina di propaganda di Biondi per ratificare tutte le decisioni assunte dalla sua amministrazione senza aver sentito mai l’esigenza di aprire un confronto con le forze sociali della città per costruire insieme una strategia condivisa, disertando addirittura un consiglio comunale convocato ad hoc. Perché per avvicinare i giovani alle istituzioni si parte innanzitutto dall’esempio e dal rispetto delle stesse. Questo festival appare allora come un insulto alla loro intelligenza. Quali sono le prospettive e le opportunità che l’amministrazione sta costruendo per loro con gli investimenti milionari ottenuti dal fondo europeo Next Generation EU? Ci chiediamo in che modo gli eventi previsti nel programma dovrebbero avvicinare i ragazzi all’Europa. Teniamo invece che passati i concerti e i tavoli da gioco, in mancanza di risposte concrete i nostri ragazzi continueranno ad allontanarsi dalla nostra città in cerca di quelle opportunità che qui non hanno.

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